02 settembre 2009

Regolarizzazione colf e badanti, cosa fare

Pubblichiamo il documento orientativo preparato dalle operatrici dello sportello Punto migranti di Laimomo riguardo alla procedura per la regolarizzazione di colf e badanti. Il documento presenta una visione di insieme che dovrebbe aiutare a chiarire le modalità di presentazione della domanda per l’emersione del lavoro sommerso, soprattutto per quanto concerne i lavoratori senza titolo di soggiorno.

Regolarizzazione colf e badanti: Disposizioni in materia di legalizzazione del lavoro irregolare per attività di assistenza e di sostegno alle famiglie (badanti e colf) di cittadini extracomunitari.

Secondo la Legge 3 agosto 2009, n.102, (articolo 1-ter) dal giorno 1 Settembre 2009 al giorno 30 Settembre 2009 sarà possibile, per i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari non regolari impiegati in attività di assistenza per se stessi o per la propria famiglia oppure occupati nel lavoro domestico, effettuare la Dichiarazione di emersione di lavoro irregolare.

Dall’entrata in vigore della legge e fino al 30 settembre saranno sospesi i procedimenti penali e amministrativi.

I criteri per la presentazione della domanda cambiano in base alla figura professionale che si vuole assumere. Rimane costante il requisito di tempo: il rapporto di lavoro deve essere iniziato almeno dal 1° aprile 2009, in vigore al 30 Giugno 2009 e ancora in atto alla presentazione della domanda.

Per quanto riguarda l’assunzione di colf il datore di lavoro deve attestare un reddito imponibile non inferiore a 20.000 euro annui in caso di famiglia composta da un solo soggetto percettore di reddito o di un reddito complessivo non inferiore a 25.000 euro annui in caso di nucleo familiare composto da più soggetti conviventi percettori di reddito.

Nel caso invece di lavoratori extracomunitari adibiti alla cura della persona (badanti) non è prevista alcuna dimostrazione di reddito, ma è sufficiente produrre un certificato medico dal quale risulti la limitazione dell’autosufficienza al momento in cui è sorto il rapporto di lavoro, tramite la documentazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.

Per i cittadini in precedenza riconosciuti invalidi, invece, sarà sufficiente presentare la documentazione di invalidità civile.

Si possono presentare massimo due domande per nucleo familiare. Nel caso in cui si presentino due domande per assistere la stessa persona, la certificazione medica dovrà attestarne la necessità. Ciascun nucleo familiare può, quindi, chiedere la regolarizzazione di massimo tre lavoratori (1 colf e 2 badanti).

Per compilare la domanda di nulla osta è necessario registrarsi nel sito web del Ministero dell’Interno: nell’area “Registrazione”, accedere all’area privata tramite le credenziali di accesso fornite in fase di registrazione, generare i moduli informatici relativi alle domande di proprio interesse accedendo all’area “Richiesta moduli”. Sarà richiesto l’inserimento di alcuni dati anagrafici preliminari, a questo punto scaricare ed installare sul proprio personal computer il programma per la compilazione dei moduli, disponibile accedendo all’area “Scarica il programma”, avviare il programma di compilazione sul proprio personal computer e procedere con la fase di importazione moduli. Per effettuare tale operazione, sarà necessario disporre di una connessione ad Internet.

Procedere con la compilazione del moduli sul proprio personal computer attraverso il programma installato.

Procedere, attraverso l’utilizzo del programma di compilazione, all’invio dei moduli di richiesta completati.

È necessario inoltre effettuare un versamento di € 500, a carico del datore di lavoro per ciascun lavoratore regolarizzato. Il contributo può essere versato già a partire dal 21 agosto mediante “Mod. F 24 – Versamenti con elementi identificativi” dal sito del Ministero dell’interno o dell’Agenzia delle Entrate.

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