25 giugno 2009
Il poeta Kama Kamanda al Campus di Maputo
La Fortaleza è un posto bellissimo per le mostre, e soprattutto per il cocktail, che si fa nel giardino quadrato, circondato da mura basse ma possenti, con l’erba curata, le palme e i fiori illuminati discretamente. La musica, il vino, i salatini, la temperatura ideale: le chiacchiere possono scorrere all’infinito, e il primo degli scopi di questo campus, “generare dinamiche di rete tra i partecipanti, durante e dopo l’evento”, sembra raggiunto.
Ho fatto una lunga chiacchierata con Olivier Barlet, ci siamo raccontati reciprocamente le difficoltà e gli aspetti positivi di dirigere riviste sulla cultura africana (lui dirige Africultures). Ma tu paghi gli articoli? E con il sito come va? Conosci il tale? Cosa fa il talaltro adesso? A un certo punto mi ha mostrato un signore alto quasi due metri, dicendomi “Lui è Kama Kamanda”. “Kama Kamanda il poeta? – ho risposto – Noi abbiamo pubblicato un articolo su di lui nel ’96!”
Dopo ho incontrato Kamanda e gli ho detto “Signor Kama Kamanda, sono di Africa e Mediterraneo e…” Non l’avessi mai detto!
“Africa e Mediterraneo! Voi avete fatto moltissimo per me, il vostro articolo mi ha dato un sacco di visibilità in Italia, sono stato invitato un sacco di volte!” E giù ringraziamenti a non finire, con una voce profonda e una risata potente che di tanto in tanto esplodeva contagiando tutti. Mi ha detto che molti sono invidiosi di lui, e che lo avevano addirittura accusato di essere l’amante di Silvia Riva, l’autrice dell’articolo, e di altre redattrici della rivista “Ma io non le ho nemmeno mai viste!” ribadiva. Il motivo è la gelosia per i riconoscimenti ricevuti, per avere dato – ha detto lui – il più grande omaggio alla lingua francese che si potesse dare.
Lui è invitato spesso dalle televisioni, ma non accetta, perché pensa che uno scrittore debba stare dietro le quinte, debba fare un lavoro d’artigiano, che produce testi ma non deve puntare a mettere in evidenza se stesso. Adesso Kamanda, che viene dal Congo Kinshasa, vive tra il Lussemburgo e il Giappone, dove ha avuto un buon successo presso i giapponesi, alcuni dei quali si sono iscritti ai corsi del Centro Culturale Francese per poter leggere le sue poesie in lingua originale.
Se ne è andato promettendomi di farmi avere la sua opera completa.
Insomma, ogni tanto qualche soddisfazione arriva…
Ciao Sandra,
grazie di questo invio che è un filo importante di congiunzione con il tuo lavoro con il quale speriamo di intrecciarci in qualche modo.
Il blog in generale è molto bello e ricco.
Magari a settembre ci vediamo?
Letizia
Ciao Letizia, grazie del commento. Certo, a settembre dobbiamo vederci. So che Fabio e Silvia ti vogliono contattare a breve per parlare di eventuali collaborazioni.
Stai per andare in pausa di riflessione estiva?
Ciao! Sandra
Molto bello questo blog, completo, interessante. Mi ricordavi che avevamo letto questo poeta nel settembre del ’97 direi , a Sasso. Mi piacerebbe che tu inserissi una sua poesia, per farlo conoscere anche a chi legge il tuo blog. Rallegramenti, continua così….
Il nome completo del poeta è Sywor Kama Kamanda. Per maggiori informazioni:
http: / / http://www.kamasyworkamanda.info
Cara Vittoria, provvediamo in questi giorni a inserire un po’ di materiale. Grazie per i complimenti! Sandra
[…] richiesta di una nostra lettrice pubblichiamo volentieri una poesia di Kama Kamanda ripresa […]
Gentili Signori,
sono la traduttrice italiana di Kama Sywor Kamanda. Ho pubblicato due sue raccolte di poesie (“La stretta delle parole” e “Le miriadi di tempi vissuti”, Edizioni della Meridiana, Firenze) e un libro di fiabe (“Fiabe africane”, Besa Editrice, Nardò-Lecce). Sto per pubblicare un secondo libro di fiabe nonché un’altra raccolta di poesie (inedite) in versione bilingue.
Qualora la vostra organizzazione ritenesse opportuno contattarmi, sarei lieta di fornirvi dettagli.
Nell’attesa, mi è gradita l’occasione per porgere i migliori saluti,
Serenella Pirotta
Tel. 333 4207482