17 aprile 2015

Oggi a scuola si parla di immigrazione… e di Facebook!

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Questa settimana si è concluso il workshop sull’informazione partecipativa con i social media con la 5G del liceo Minghetti di Bologna. Il workshop rappresentava la tappa finale del progetto “Il Dossier Statistico Immigrazione parla ai giovani!”, realizzato da Africa e Mediterraneo in collaborazione con il centro di ricerca IDOS con il contributo della Fondazione del Monte, che ha portato i ragazzi di due scuole superiori di Bologna e della provincia a interrogarsi su una questione di attualità fondamentale oggi: l’immigrazione, la sua rappresentazione nei media, in particolare online, e il confronto con i dati elaborati da IDOS per il Dossier Statistico Immigrazione.

Siamo partiti il 24 febbraio 2015 con una presentazione del Dossier per 6 classi del Biennio del liceo Minghetti. Luca di Sciullo, ricercatore per IDOS, ha parlato dei numeri reali dell’immigrazione, evocando anche le dinamiche del passato, quando ad imbarcarsi sulle navi per viaggi incerti erano gli Italiani e in particolare quelli del Nord. Si accende dopo il dibattito sulle seconde generazioni: “secondo voi, un ragazzo nato in Italia di genitori immigrati è un immigrato?” La domanda crea confusione: “No!” esclamano tre ragazze in prima fila. “Eh sì invece,” replica un ragazzo dietro “perché è comunque straniero!” Stranieri ma non immigrati? Dove si collocano quindi nelle statistiche? La discussione si chiude con una bella notizia: uno studente marocchino, appunto “di seconda generazione”, ci annuncia che il venerdì successivo otterrà la nazionalità italiana. Dopo un applauso di congratulazioni, proseguiamo cambiando l’angolo di riflessione e Luca passa la parola a Filippo Mantione, social media manager di Africa e Mediterraneo, che propone ai ragazzi uno sguardo sorprendente sugli strumenti che usano quotidianamente, come Facebook o YouTube. L’occasione di scoprire il mondo che si apre sui social media oltre i “selfie”, dall’attivismo online durante la primavera araba all’esplosione dell’hashtag #JeSuisCharlie il 7 gennaio 2014, o ancora ai video di blindtrust che sfidano i pregiudizi. Neanche questa presentazione lascia indifferenti i ragazzi: se sono tanti gli esempi di solidarietà contro l’odio e il razzismo, “perché in TV ci mostrano solo le storie negative?”, ci chiedono.

Poco meno di un mese dopo, lasciamo Bologna centro per salire a Vergato: sarà questa volta Pietro Pinto, redattore del Dossier specializzato sull’Emilia-Romagna, a parlare dell’immigrazione agli studenti dell’Istituto Superiore Fantini. Anche lì l’argomento cattura tutta l’attenzione; questa volta i ragazzi sollevano la questione dei rifugiati, sempre più attuale vista la situazione creata dai costanti sbarchi sulle coste siciliane e il numero sempre maggior di richiedenti asilo ospitati in Emilia-Romagna. “In TV ci fanno vedere gli sbarchi, ma poi dove vanno tutte queste persone? E cosa succede se la loro richiesta d’asilo non è accettata?”

E’ primavera quando torniamo al liceo Minghetti. Questa volta siamo solo con la 5G e la professoressa Donatella Iacondini: oggi saranno i ragazzi a creare contenuti, attraverso uno strumento molto familiare alla maggior parte di loro: Facebook. Eccezionalmente, possono portare smartphone e tablet in classe, perché scoprono che Facebook è anche, in alcuni casi, uno strumento di lavoro! Insieme, impariamo a scrivere dei post di forte impatto: una bella foto, un link, e un’introduzione –non troppo lunga. Sembra facile, ma invece non è per niente ovvio riuscire ad attirare l’attenzione del lettore nel flusso continuo di notizie e aggiornamenti. Il secondo giorno, ci chiediamo come condividere online un articolo del Dossier che, per rimanere in tema, si intitola Quando il razzismo nel web diventa “virale” (Paola Andrisani, Dossier Statistico Immigrazione IDOS/UNAR 2014 pp. 249-252). I post che promuovono l’odio – il cosiddetto “hate speech” – sono purtroppo molto diffusi sulla rete, e i ragazzi ne sono loro stessi testimoni: sono vari a leggerci alcuni esempi di questo tipo direttamente tratti dalla loro “Home” di Facebook.

Visto il forte interesse dei ragazzi per gli argomenti trattati, speriamo di poter ricominciare presto! Un grazie di cuore ai professori e ai presidi che hanno reso le attività possibili, e congratulazioni a tutti gli studenti coinvolti che hanno contribuito ad arricchire il dibattito. Alla prossima!

 

Flore Thoreau La Salle

 

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03 aprile 2015

Un Immigration quiz per spegnere i pregiudizi

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In occasione della XI Settimana d’Azione contro il Razzismo promossa dall’UNAR con la campagna “Accendi la mente, spegni i pregiudizi”, Africa e Mediterraneo ha realizzato una iniziativa all’interno di Connettiti contro il razzismo – programma di iniziative promosso dal Comune di Bologna. Abbiamo deciso di lanciare una sfida ai Bolognesi: rispondere a 10 domande sul fenomeno dell’immigrazione, sotto forma di un quiz. Se è vero che si parla molto di immigrazione nei media, che ci comunicano quotidianamente numeri, percentuali e statistiche, è anche vero che la velocità dell’informazione, e con essa la sua sinteticità, non ci permettono però di avere un quadro chiaro ed esaustivo sul fenomeno. Si diffondono così dei “miti” e falsi mediatici che non rappresentano i dati reali.

Abbiamo quindi deciso di creare un momento di confronto e gioco presso la Biblioteca Luigi Spina di Bologna, coinvolgendo giovani e grandi di tutte le età. Il quiz ha quindi messo alla prova una ventina di partecipanti di diverse provenienze su 10 “miti”, confrontandoli poi con i numeri tratti dal Dossier Statistico sull’Immigrazione IDOS/UNAR.
Alla prima domanda – quanti sono gli stranieri residenti in Italia nel 2013 – vengono proposte delle opzioni di risposta molto diverse, dal 3,87% al 30,54% della popolazione residente. Eppure questa semplice domanda è bastata per confondere tutti i partecipanti: gli stranieri residenti in Italia sono meno di 5 milioni, ossia l’8% della popolazione totale, ma Amir, Giacomo e Francesca sono sicurissimi che siano molti di più, forse perché le informazioni trasmesse dai media sono fuorvianti su questo argomento. Questa percezione lontana dalla realtà si ritrova a proposito di vari argomenti legati al tema dell’immigrazione. Vi è mai capitato per esempio di sentire affermazioni come “siamo invasi dai rifugiati e richiedenti asilo”? Eppure, queste categorie rappresentano solo il 0,15% della popolazione residente in Italia nel 2013. E così anche gli altri “miti” si sfatano: “sono tutti musulmani?” Linda ci risponde “Certo che sì!”. I dati però ci dicono che la maggior parte degli stranieri residenti nel 2013 è cristiana. “Gli immigrati ci rubano il lavoro?” Il tasso di disoccupazione degli italiani è dell’11,5%, mentre quello degli stranieri è del 17,3% nel 2013. Alcune domande affrontano anche la questione dei Rom, una comunità che più delle altre è vittima di molti pregiudizi. E’ comune per esempio credere che i Rom siano tutti nomadi. Niente di più falso poiché solo il 3% lo è. Maria e Aziz rimangono palesemente perplessi.
Giocando con il quiz con grandi e meno grandi, ci siamo resi conto che anche coloro che credevano di essere meglio informati sul tema, sbagliavano risposte. Abbiamo toccato con mano che i pregiudizi e la scarsa informazione sono radicati nel territorio e in tutte le fasce della popolazione, senza differenze. Cosa ci insegna questa esperienza? Che l’importanza di informare, comunicare, raccontare la diversità – senza dimenticare di divertirci! – è fondamentale. Oggi come nel futuro.
Insieme ai partecipanti, abbiamo realizzato 10 locandine rappresentando i miti sfatati. Il nostro immigration quiz continua così sotto forma di una piccola campagna fotografica.
Ora lanciamo la sfida a tutti voi, siete pronti? Trovate qui sotto tutte le domande e le risposte esatte con dei brevi approfondimenti. Buon divertimento e buona informazione!

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09 aprile 2014

Marocco, la nostra prima Africa. Il Ministero del Lavoro ha incontrato a Bologna la comunità marocchina

Lunedì 7 aprile si è tenuto l’incontro Marocco, la nostra prima Africa, presso il Centro Interculturale Massimo Zonarelli (Bologna). L’evento è parte del progetto che vede il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali incontrare 15 collettività di immigrati in Italia nell’ambito di 15 eventi. A Bologna si è scelto di incontrare la comunità marocchina perché particolarmente forte e presente sul territorio.

Africa e Mediterraneo ha affiancato il centro studi IDOS nell’organizzazione dell’incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di associazioni marocchine di Bologna e di altre parti d’Italia tra cui Adil Lasry, dell’Associazione Lavoratori Marocchini in Italia, Bouchaib Khaline dell’Associazione Immigrati Appennino Bolognese e Naima Daoudagh dell’associazione Insieme di Brescia. Durante l’evento è stato presentato il Portale Integrazione Migranti.

La tavola rotonda è stata particolarmente animata, ma l’atmosfera si è sciolta grazie al Moroccan’Roll dei Jedbalak, gruppo musicale italo-marocchino a cui si è unito Reda Zine, il musicista che aveva aperto l’incontro, in una performance che ha coinvolto tutti.

Qualcuno ha girato un piccolo video con il telefonino…

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15 novembre 2013

Immigrazione Dossier Statistico tra continuità e innovazione

Anche quest’anno è stato presentato il Dossier Statistico Immigrazione che IDOS produce dal 1991. A ogni presentazione si è detto che questa ricerca, sostenuta da enti del privato sociale, sopperiva a una carenza del pubblico. Quest’anno invece il rapporto è stato sostenuto da UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha organizzato la presentazione in tutte le regioni italiane. E con l’introduzione di un componente del governo italiano: la Ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge.

Cosa esce da questo rapporto? Innanzitutto, nonostante la crisi, la popolazione immigrata è ancora aumentata: si stima una presenza regolare di 5.186.000 stranieri, 175mila in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento è avvenuto in prevalenza per “forza interna”: quasi 80.000 nuovi nati da genitori entrambi stranieri e 81.300 visti per ricongiungimenti famigliari.

Questa cifra, assieme alla crescente prevalenza dei titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, e quindi a tempo indeterminato, assieme all’accresciuta popolazione scolastica e all’aumento, nonostante la crisi, delle imprese con titolare nato all’estero o con più della metà di soci e amministratori nati all’estero (477mila), sono forti segni di stabilità.

I redattori del Dossier Statistico Immigrazione affermano che nel futuro continuerà ad esserci un aumento degli immigrati, anche se contenuto rispetto ai grandi numeri degli anni passati, per vari motivi: la dinamica evolutiva delle famiglie, il bisogno di manodopera, qualificata e non, l’afflusso di persone in fuga da situazioni di instabilità e guerra, il continuo invecchiamento della popolazione, che alimenterà il bisogno di persone addette al lavoro di cura.

Anche quest’anno, come succede da almeno 10 anni, IDOS ha monitorato il rapporto tra entrate pubbliche da tasse e imposte pagate dagli stranieri e la spesa pubblica per l’immigrazione. E anche quest’anno, il saldo è positivo: lo stato incassa dagli immigrati 1,4 miliardi in più di quanto spende per loro.

Pietro Pinto, che ha presentato il Dossier nella sala stampa della Regione Emilia Romagna, ha sottolineato fortemente il tema della stabilità e della presenza di più di un milione di minori stranieri. Sono persone non italiane che tra pochi anni entreranno nel mondo del lavoro, ma sono già qui: una risorsa da considerate con un po’ di anticipo e con politiche intelligenti e fruttuose, invece di concentrarsi sulle frontiere e sul controllo. Il fatto che si sia istituito e mantenuto un Ministero per l’Integrazione fa pensare in positivo.

Tanti sono i temi affrontati dal Dossier, che si conferma strumento fondamentale per chi si occupa di immigrazione e welfare. Maggiori informazioni si trovano su: http://www.dossierimmigrazione.it/

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20 marzo 2013

“Non sono numeri”: il Dossier Statistico Immigrazione incontra chi opera con gli immigrati nel distretto di San Pietro in Casale

Sabato 23 marzo avrà luogo presso il Centro sociale ricreativo “E. Faccioli” di San Pietro in Casale la conferenza “Non sono numeri”, occasione per conoscere il nuovo “Dossier Statistico Immigrazione 2012 Caritas/Migrantes”, punto di riferimento per quanto riguarda il tema dell’immigrazione.

La presenza di esperti come Vladimiro Longhi, Andrea Stuppini e Franco Pittau unita alle testimonianze degli operatori delle Caritas locali darà l’occasione al pubblico del Distretto Pianura Est di approfondire e arricchire le proprie informazioni sul tema.

L’iniziativa è realizzata con il contributo di UNAR e della Regione Emilia-Romagna, organizzata all’interno della “Settimana per il dialogo interculturale contro il razzismo e tutte le discriminazioni 2013”, promossa dalla Provincia di Bologna.

Leggi il programma completo: Invito San Pietro in Casale 23 mar. Dossier 2012

A tutti i partecipanti saranno distribuite gratuitamente alcune pubblicazioni di Idos: Quaderno Unar – I diritti degli immigrati in un contesto interculturale, Scheda riassuntiva del Dossier 2012, Dossier Statistico Immigrazione 2011, Rapporto Italiani nel Mondo 2012.

Per informazioni sull’organizzazione di presentazioni del Dossier Immigrazione Caritas/Migrantes in Emilia Romagna contattare:

Cooperativa Lai-momo 051 840166 t.di.federico@laimomo.it

o il Distretto pianidizona@comune.san-pietro-in-casale.bo.it

(immagine di Peter Haden)

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23 gennaio 2013

“Non sono numeri”: presentazione Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes a Parma

Venerdì 25 gennaio 2013 avrà luogo presso la nuova sede della Diocesi di Parma (sala “Seminario minore”, via Solferino 25) la conferenza “Non sono numeri”, occasione per conoscere il nuovo “Dossier Statistico Immigrazione 2012 Caritas/Migrantes”, punto di riferimento per quanto riguarda il tema dell’immigrazione.

Come già fatto nel mese di dicembre, l’associazione Africa e Mediterraneo e il Centro studi e ricerche Idos stanno continuando a promuovere la presentazione del dossier in diverse province della Regione, arrivata ora nel capoluogo ducale.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali.

Qui il programma completo: Presentazione Parma 25 gen Dossier 2012

Per informazioni sull’organizzazione di presentazioni del Dossier Immigrazione Caritas/Migrantes in Emilia Romagna contattare:

www.africaemediterraneo.it

progetti@africaemediterraneo.it

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22 gennaio 2013

L’emergenza Nord Africa: un focus sui minori stranieri non accompagnati

Presentazione dell’articolo “L’Emergenza Nord Africa: un focus sui minori stranieri non accompagnati”, pubblicato sul numero 77 (2012) di Africa e Mediterraneo a firma di Sonia Trapani, occupata presso l’Area Immigrazione di Italia Lavoro S.p.A, ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ha coordinato il gruppo di assistenza tecnica messo a disposizione della DG immigrazione per le attività rivolte ai minori stranieri non accompagnati Emergenza Nord Africa.

Visto il crescente numero di minori non accompagnati presenti nei territori dell’Unione europea (UE), la Commissione europea ha pubblicato un documento in cui si analizza quanto  avvenuto tra il 2010 e il 2012, ribadendo l’impegno degli ultimi anni nel migliorare la condizione dei minori non accompagnati, molti dei quali giunti in Italia in seguito all’Emergenza Nord Africa (ENA).

Il 30 marzo 2011, il Governo, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali hanno concordato varie iniziative, nominando inoltre un Commissario delegato agli interventi, il quale ha a sua volta nominato un Soggetto attuatore specifico per l’accoglienza dei minori ENA nella persona di Natale Forlani, Direttore generale dell’immigrazione del Ministero del lavoro.

L’operato del Soggetto attuatore per supportare la gestione dell’accoglienza è servito a dare soluzioni sia a livello emergenziale immediato sia ad altre criticità evidenti, delineando il ruolo delle istituzioni coinvolte e definendo le modalità di gestione della prima accoglienza e del trasferimento dei minori in strutture di seconda accoglienza.

Qualche difficoltà ha riguardato la seconda linea d’azione poiché si è presentata una certa resistenza da parte dei Sindaci dei Comuni all’accoglienza; il Soggetto attuatore ha ovviato al problema individuando Strutture di accoglienza temporanea (SAT) dalle quali sono transitati circa 1350 minori per i quali sono stati reperiti posti per il trasferimento in seconda accoglienza in accordo con l’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI). Questa attività che si è rivelata problematica per diversi motivi, tra i quali la presenza di soggetti palesemente maggiorenni e la difficoltà, vista la crisi che i territori vivono, a garantire una reale integrazione.

Si può dire che individuazione e utilizzo delle SAT unitamente alla modifica della normativa riguardante i minori prossimi alla maggiore età, grazie alla quale essi possono ottenere un permesso di soggiorno al compimento della maggiore età con minori restrizioni, sono ora diventate punti saldi per la gestione dei minori stranieri non accompagnati.

Infine il coordinamento costante delle attività da parte dell’intera governance nazionale ha ottenuto la disponibilità di dati sui minori per tutti gli attori nazionali interessati nonché la creazione del Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Emerge dall’articolo che, come spesso accade, il coordinamento quotidiano tra i diversi livelli istituzionali della governance ha permesso l’individuazione di nuove modalità di intervento.

Per acquistare on line il N. 77 di Africa e Mediterraneo, conoscere o acquistare i numeri precedenti, sottoscrivere un abbonamento vai al sito di Lai-momo, l’editore.

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27 dicembre 2012

Dossier immigrazione presentato a Reggio Emilia: leggere il cambiamento

18 dicembre: a Reggio Emilia è stato presentato il Dossier immigrazione 2012 a un pubblico composto da molti stranieri: presidenti di associazioni, imprenditori, operatori del sociale. Organizzatore l’assessore comunale alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini. Il coordinatore del Dossier Franco Pittau ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare ogni anno, anche se i fenomeni di cui si parla sembrano sempre gli stessi. Ha invitato i presenti a diventare trasmettitore capaci di captare la realtà ed essere moltiplicatori del messaggio. E’ una pena – ha detto –  è inaccettabile che tanta gente sull’immigrazione sia informata male, perché se si è informati male, si agisce male.

Ha mostrato un confronto di dati tra il 1990, quando gli immigrati erano 500.000, e oggi che sono 5 milioni. Nel Nord c’era il 30% degli immigrati presenti in Italia, ora vi si concentra il 60%. Sono le terre della Lega e questo ci mostra che il discorso ideale e politico portato avanti in quei territori è andato contro la realtà storica. Certo, ha ammesso Pittau, il discorso pubblico sull’immigrazione è cambiato nell’ultimo anno. Per fortuna.

L’Italia ha il 15% della quota di stranieri presenti in Europa, ma questo dato è influenzato anche dal fatto che in Italia le leggi sulla cittadinanza sono restrittive: gli stranieri restano stranieri. Il Dossier non ha tenuto conto dei dati del Censimento nazionale 2011 perché molti cittadini stranieri non si sono fatti raggiungere. Quando sono stati raccolti i dati non c’era ancora la norma che portava da 6 mesi a 1 anno il periodo di disoccupazione consentito prima di perdere il titolo di soggiorno. C’era paura e diffidenza e quando andavano i rilevatori gli stranieri non si facevano trovare.

Non sono numeri ma persone in cerca di futuro, questa frase che ispira il titolo del Dossier 2012, ha chiarito Pittau, l’aveva detta Papa Benedetto XIV il 15 gennaio 2012, giornata della migrazione. Non sono numeri ma i numeri ci aiutano a cogliere il segno, la direzione che sta prendendo la società italiana. Dal 2000 in poi gli stranieri sono aumentati di 350.000 unità all’anno. Solo nel 2011 c’è stato un lieve calo. E non dimentichiamo che di questi stranieri, quasi 80.000 sono nati in Italia.

Andrea Stuppini della Regione Emilia Romagna e collaboratore del Dossier ha proposto una riflessione sulla circolarità dell’immigrazione e sulla necessità di mantenere la mente aperta ai vari aspetti di questo fenomeno. Ha citato un articolo del Guardian che a dicembre 2011 ha trattato il tema della crisi dell’Europa mediterranea: tanti ragazzi spagnoli sono emigrati in Argentina, tanti Portoghesi in Brasile e Angola, i Greci sono andati in Australia dove hanno ritrovato gli eredi dei Greci emigrati generazioni fa. L’Economist in primavera 2012 ha dedicato la copertina a “La più grande migrazione della storia”. Quale? La migrazione interna alla Cina dove negli ultimi 30 anni circa 80 milioni di giovani si sono spostati dalle province rurali a quelle industriali (http://www.ilpost.it/2012/03/07/migrazione-cina/). Dunque, ha detto Stuppini, quando parliamo di migrazione, teniamo conto di questa lezione: il mondo va in questa direzione e i processi si evolvono molto rapidamente. Prendiamo il caso dell’Irlanda che da paese di emigrazione è diventato “tigre celtica” con una bolla edilizia e grandi incentivi fiscali agli investimenti, e ha poi vissuto una grave crisi che ha portato a perdere il 25% degli immigrati. Ora i paesi con la maggiore percentuale di stranieri sono quelli del Golfo Persico.

Stuppini ha concluso auspicando che la nuova legislatura che inizia in primavera sia una legislatura di riforma, e che in particolare venga riformata la legge del 92 sulla cittadinanza, visto anche che nella maggior parte dei paesi europei si applica la regola dei 5 anni di residenza. In Olanda ad esempio i naturalizzati sono più degli stranieri, mentre il censimento 2011 nel Regno Unito ha certificato che il bianco inglese a Londra è superato dal gruppo composto dai cittadini stranieri assieme ai naturalizzati.

Gianmarco Marzocchini, Delegato Caritas per l’Emilia Romagna ha portato la testimonianza del Centro d’ascolto. Ha detto che l’80% delle persone che si rivolgono al centro di ascolto sono straniere, spesso irregolari con cui è molto difficile impostare un progetto, perché sono persone problematiche. Ci sono famiglie che con la crisi si sono smembrate, mogli e figli sono rientrati al paese di origine e gli uomini rimasti in Italia sono ora “persone sospese”: soli, con poca rete, magari disoccupati, cadono facilmente nell’alcool, nella droga e nel disagio psichico. Marzocchini ha poi accennato al tema delle ragazze pakistane che si rivolgono al Centro d’ascolto per gravissimi contrasti con le famiglie, che vogliono imporre loro stili di vita tradizionali e matrimoni combinati, che loro non accettano più, essendo cresciute qui, e chiedono di essere aiutate e protette. Il Delegato regionale Caritas ha poi concluso con un riferimento all’emergenza Nordafrica, con 20.000 persone ancora in attesa, e ha fatto notare che Lampedusa “è ancora piena” e che bisogna sempre tenere presente che “è un mondo che continua a spingere”.

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17 dicembre 2012

18 dicembre, giornata internazionale del Migrante

Domani, martedì 18 dicembre, si celebra la decima giornata internazionale del Migrante.

In occasione di questo appuntamento anche in regione saranno organizzate diverse manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione.

Tra queste, segnaliamo le iniziative pubbliche realizzate a Reggio Emilia.

Download programma completo della giornata del Migrante di Reggio Emilia.

L’immagine allegata all’articolo è di Caratello.

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13 dicembre 2012

Immigrazione in Italia e in provincia di Bologna tra opportunità ed emergenza

Parlare di immigrazione prestando particolare attenzione a come l’esperienza di Emergenza Nord Africa è stata gestita in Italia e nella provincia di Bologna. E’ questo il fine dell’incontro che si terrà mercoledì 19 dicembre presso la facoltà di Giurisprudenza del capoluogo emiliano dalle ore 15.30 in poi.

Organizzata dall’associazione Africa e Mediterraneo, la Provincia di Bologna, il centro studi Idos, l’associazione Progrè e l’istituzione Gian Franco Minguzzi, l’iniziativa permetterà alla cittadinanza di confrontarsi con esponenti delle istituzioni e dell’associazionismo regionale e provinciale riguardo a numeri, dati e politiche riguardanti il fenomeno migratorio. Questo anche grazie al nuovo “Dossier Statistico Immigrazione 2012 Caritas/Migrantes” che per l’occasione sarà presentato dal coordinatore Franco Pittau. La presenza di Raffaele Lelleri, responsabile dell’Osservatorio Immigrazione della Provincia di Bologna, contribuirà al dibattito offrendo la possibilità di un interessante confronto tra i dati nazionali e l’“Annuario Statistico Immigrazione in provincia di Bologna 2012”.

Con Rita Paradisi, responsabile dell’Ufficio per le politiche dell’immigrazione della Provincia di Bologna, si parlerà dell’esperienza e della gestione dell’Emergenza Nord Africa, discorso che sarà poi ampliato ed entrerà nel dettaglio con la presentazione, da parte di Sandra Federici e Silvia Festi, del nuovo numero di Africa e Mediterraneo, che delinea un bilancio di due anni di accoglienza dei richiedenti asilo in Italia e in Provincia. Prima di lasciare spazio alle domande del pubblico e alle riflessioni conclusive, l’intervento dell’avvocato Alessandra Ballerini offrirà un’analisi dello status giuridico dei richiedenti asilo dell’Emergenza Nord Africa.

Ai partecipanti saranno inoltre distribuite le pubblicazioni presentate, fino a esaurimento delle copie.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali.

Leggi il programma completo: Invito Bologna 19 dic. Dossier

Per informazioni contattare:

www.africaemediterraneo.it

progetti@africaemediterraneo.it

tel. + 39 051 840166

Twitter: #doscarmigr12

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