05 agosto 2009

Concorso video sui temi della migrazione per i ragazzi promosso dalle Nazioni Unite

C’è tempo fino al 30 settembre per partecipare al concorso Plural+ promosso dall’Unaoc, United Nations Alliance of Civilizations, e dalla Iom, International Organization for Migration. Il bando è aperto ai ragazzi fra i 9 e i 25 anni. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa dell’iniziativa (inglese e francese). Regole e dettagli si trovano al sito dell’Unaoc.

Plural+, a youth-produced video festival on migration and diversity

Youth from around the world are invited to participate in the PLURAL+ Video Festival on the themes of migration, diversity, and identity. The festival is the joint initiative of the United Nations Alliance of Civilizations (UNAoC) and the International Organization for Migration (IOM), and is the product of collaboration with a number of other important partners.

Plural+ aims to empower young people to speak about what they think of migration and diversity and be heard by others all over the world.

Between now and 30 September 2009, youth from all over the world who are between the ages of 9 and 25 are invited to submit short videos on their thoughts, experiences, opinions, and questions on migration-related themes and on the challenges of ensuring respect and understanding among various communities.

An international jury which includes youth representatives and critically acclaimed filmmakers such as Abbas Kiarostami will announce the winners in New York on 18 December 2009, coinciding with International Migrants Day. The winning videos will receive international exposure and will be widely disseminated through broadcast, satellite, internet, film festivals and DVD. The Anna Lindh Foundation will choose 1 video and will award it with a diploma named “Plural+ Anna Lindh Euro-Med Award”.

Partner organizations on the festival include the Anna Lindh Foundation, BaKa FORUM, Chinh India, the Royal Film Commission of Jordan, Al Jadeed TV, No Ghetto / Respect Magazine, Without Borders Film Festival, COPEAM, Cyber School Bus, UNESCO E-platform, Roots & Routes, UNTV, Center for Migration Studies, and UNICEF.

All details about the Plural+ Video Festival, including the application form and Rules and Regulations, can be found at www.unaoc.org. We encourage you to share information about Plural+ with personal and professional contacts, including youth and media producers, who might be interested in the topics of migration, diversity and identity.

Plural+, festival des videos produits par des jeunes et portant sur la migration et diversite

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17 luglio 2009

Drop out scolastico, il progetto “Provaci ancora Sam!”

Presentazione dell’articolo “Provaci ancora Sam! Un progetto di contrasto al drop out scolastico” pubblicato sul numero 58 di Africa e Mediterraneo.

Il drop out scolastico è un fenomeno pluridimensionale che va oltre il contesto scolastico stesso. La dimensione culturale e relazionale occupano un ruolo importante, le cause del abbandono riguardano sia la scuola, ma anche i “luoghi di vita” e la socialità dell’adolescente. Prevenzione e recupero sono azioni possibili solo quando questi i due mondi si avvicinano.

L’articolo esamina la storia e il caso del progetto “Provaci ancora Sam!”, laboratorio extrascolastico nato nel 1989 a Torino, rivolto ai pluribocciati che devono affrontare l’esame di terza media. Se in principio ad usufruire del progetto erano quasi esclusivamente ragazzi italiani, nel corso degli anni la percentuale si è invertita a favore degli stranieri, generando una prospettiva interculturale.

Il fattore che determina il successo del laboratorio è soprattutto la capacità di garantire “continuità” su tre livelli: continuità scuola-extrascuola, continuità formativa, continuità relazionale.
Oltre ad esaminare gli elementi teorici della sperimentazione, l’articolo offre la testimonianza di un rapporto educatore/studenti.
Obiettivo del progetto, oggi riconosciuto dal ministero dell’Istruzione, è quello di diventare un’organizzazione complementare alla scuola, istituzionalmente riconosciuta.

Link: Provaci ancora Sam!, il sito del progetto.

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25 giugno 2009

Berlusconi e le città africane

tavolo-relatori-maputo

Stamattina al Campus di Maputo si è parlato di Migrazione e cultura nel contesto euroafricano.
Moderava Benigna Zamba, direttrice del Dipartimento di Storia dell’Università Eduardo Mondlane del Mozambico. Sono intervenuti: Eugene Campbell, dell’Università di Botswana; Simao Souindoula, vicepresidente del Comitato scientifico internazionale del progetto La ruta de los esclavos dell’UNESCO e assessore del Ministero della cultura dell’Angola; e Christian Kravagna, professore di Studi postcoloniali dell’Accademia di Belle Arti di Vienna.

Hanno parlato del contributo delle rimesse dei migranti africani nella lotta contro la povertà. I migranti hanno preso la decisione di partire assieme alla famiglia, dunque c’è un legame fortissimo tra gli Africani in diaspora e i loro parenti. C’è la fuga dei cervelli, che è un fatto negativo. Ma la diaspora trasferisce conoscenze, modi di vita, costumi e stili.
I politici europei hanno reso difficile per gli Africani venire in Europa, molti sono morti nel tentativo di attraversare il mare. Tutti questi sforzi e investimenti per regolare l’immigrazione, accompagnati da accordi con stati africani, non hanno fermato questa migrazione.
E’ importante lavorare sugli stereotipi attraverso l’arte e la cultura. Kravagna ha mostrato immagini da una mostra interessante fatta in Austria su Angelus Solimanus, schiavo nero alla corte dell’imperatore austriaco.
Alla fine c’era lo spazio agli interventi del pubblico e sono intervenuta.
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14 giugno 2009

Alessandro Jalal Manzoni, l’integrazione che funziona

La commedia di fine anno scolastico (5° elementare) di mio figlio Iginio era “Questo matrimonio non s’ha da fare”, una trasposizione comica e musicale dei Promessi Sposi pensata e diretta dalla maestra Tina Fiorita.

La voce narrante Alessandro Manzoni, il nostro Scrittore Nazionale nonché principale esponente del Romanticismo italiano nonché padre della lingua italiana nonché protagonista di una esemplare conversione al Cattolicesimo, era interpretato da Jalal, un bimbo marocchino, alto, magro ed elegantissimo in un completo nero con ottocentesco collo di pizzo.

Ho letto su Metropoli che quella italiana è la società più razzista d’Europa, secondo una ricerca di Europolis. Che i casi di discriminazione, di veri e propri insulti razzisti nelle nostre scuole si stanno intensificando. Io nella scuola dei miei figli ho sempre visto una buona integrazione dei bimbi di origine straniera. La naturalezza e sincera amicizia con cui ho visto rapportarsi i bimbi italiani con quelli stranieri, i miei figli con quelli delle signore etiopi, marocchine o rumene con cui chiacchiero del più e del meno fuori da scuola, non può che essere il riflesso di un’apertura che i ragazzi respirano dagli insegnanti, da una scuola ancora forte e strutturata, dove gli insegnanti prendono sul serio il loro lavoro. Certo, ogni tanto arriva qualche frase strana, probabilmente sentita in casa, “Federico ha detto che i tunisini sono tutti delinquenti”, ma non passa allo strato profondo, non cambia le cose nella quotidianità.

Jalal Manzoni è un simbolo della scuola aperta e accogliente che i maestri – e i bidelli! -costruiscono ogni giorno, una scuola in cui ognuno ha un ruolo, ognuno può essere protagonista, e non contano le differenze, nemmeno, bisogna dirlo, nel caso dei bimbi portatori di handicap. Tutti hanno partecipato a questi Promessi Sposi, e si sono dovuti impegnare, facendosi travolgere da quel vulcano di idee e impegno che è la maestra Tina, ritrovandosi in un divertente ma anche faticoso vortice di audizioni teatrali, balletti, canzoni, prove costumi… E tutti si sono alla fine goduti gli applausi.

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