19 agosto 2014

I AM TUNISIA, lo spot di sensibilizzazione sull’uguaglianza di genere

I AM TUNISIA è uno spot di sensibilizzazione sull’uguaglianza di genere realizzato e concepito da un gruppo di ragazze attiviste del Media Center di Regueb (Sidi Bouzid, Tunisia), durante una formazione in video making. Il Media Center, la formazione e lo spot video sono stati creati nell’ambito del progetto Périphérie Active, gestito da GVC (Gruppo di Volontariato Civile) e dai suoi partners in Tunisia e finanziato dall’Unione europea e dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto agisce sulla promozione dei diritti umani e della libertà d’espressione nella regione centrale e marginalizzata di Sidi Bouzid. E’ proprio da qui che il 17 dicembre 2010 è partita la prima delle tante proteste che hanno portato un mese dopo alla fuga del presidente-dittatore Ben Ali e che hanno al contempo generato un’ondata d’insurrezioni nel mondo arabo.

L’obiettivo del progetto è dare voce ai giovani, uomini e donne, che proprio in quelle proteste hanno riversato il loro desiderio di partecipazione, di maggiore giustizia sociale e di democrazia. Durante questo primo anno, il GVC di Bologna ha aperto tre Media Center in diverse località del Governatorato di Sidi Bouzid. Queste strutture, equipaggiate con Tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC), sono spazi aperti ai giovani, alle neonate associazioni locali e in generale alla cittadinanza. All’interno dei tre Media Center le attività sono molteplici e sono decise con i giovani attivisti: riunioni delle associazioni, proiezioni e dibattiti, formazioni su TIC, diritti umani e cittadinanza attiva, produzione di informazione indipendente e locale, realizzazione di video di sensibilizzazione, atelier informativi, ecc.

In uno dei Media Center è nata anche una radio associativa e comunitaria FM, Radio Menzel Bouzayenne, che attualmente è gestita in modo congiunto da cinque associazioni locali. I Media Center sono frequentati principalmente da giovani laureati disoccupati, che possono così rinforzare le loro competenze e soprattutto metterle a disposizione di altri più vulnerabili, come bambini o adulti analfabeti. E’ all’interno del Media Center di Regueb che si è svolta la formazione in video making realizzata dalle professioniste Carlotta Piccinini e Alessandra Cesari della Elenfant Film di Bologna. Questa formazione di cinque giorni ha avuto l’obiettivo di formare un gruppo di giovani attiviste donne sulle tecniche di realizzazione video. Hanno scelto di realizzare I AM TUNISIA, uno spot di sensibilizzazione che parlasse dei problemi delle giovani donne nella regione, in particolare la distanza generazionale tra madre e figlia e il desiderio di partecipazione e di realizzazione delle donne in quanto membri attivi della società.

Realizzato dalle ragazze attiviste del Media Center di Regueb: Hedia BOUZAYANI, Takwa AKROUT, Mahdia SLIMI, Sonia CHEBBI, Nadia ABIDI, Fatma JABALLI, Maissa SGAHEIR, Hanen SAYAHI, Imen KARMI, Amal BACCARI, Jannet KADDACHI, Olfa HAJJI, Hanen OHICHI; le ragazze e i ragazzi del campo di interscambio Tunisia-Italia organizzato da Yoda e GVC: Serena Sgura, Ivana Tisci, Luigi Giorgi, Teresa Rubino, Lorenzo Salucci.

Coordinatrice del Progetto: Liù Fornara

Trainers: Alessandra Cesari, Carlotta Piccinini

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20 febbraio 2014

I nuovi italiani sono già qui: diamo loro una voce

Lunedì 17 febbraio Africa e Mediterraneo ha firmato il protocollo per la comunicazione interculturale della regione Emilia Romagna. Iniziative di media education, ricerche specifiche e un coordinamento tra media ed enti pubblici e privati impegnati nella comunicazione relativa all’immigrazione saranno i principali risultati portati dal protocollo. L’imminente campagna elettorale per le europee probabilmente sarà condotta anche facendo leva sui peggiori sentimenti di paura del diverso, chiusura all’Europa delle culture, razzismo…

E’ meglio lavorare già fin d’ora in senso contrario, ed essere comunque legati da relazioni e conoscenza reciproca.

Ecco un articolo dell’assessora regionale Marzocchi sul protocollo regionale.

I NUOVI ITALIANI SONO GIÀ QUI: DIAMO LORO UNA VOCE

Ormai non possiamo più aspettare per fare rete. Sono quasi 550 mila i residenti di origine straniera nella nostra regione, il 12,3% della popolazione totale. Una media in linea con quella europea e superiore di 4 punti a quella nazionale. Arrivano da Romania, Marocco, Cina, Ucraina, Filippine, Nigeria, Albania, solo per citare alcuni Paesi. Ma tutti hanno scelto l’Emilia-Romagna per lavorare, vivere, studiare, mettere su famiglia. Molti sono nati qui. Li incontriamo tutti i giorni sull’autobus, per la strada, al bar o a fare la spesa, a scuola o al cinema.

Continuiamo a vederli poco, invece, sui mezzi di informazione locale. Quando si parla di immigrazione o di diritto d’asilo in tv, alla radio, sui giornali o in Rete, difficilmente capita di ascoltare i diretti interessati. Quando si parla di loro o di fatti che li riguardano, viene spesso usato un linguaggio che contribuisce a diffondere pregiudizi, stereotipi e false rappresentazioni.

Per questo non possiamo più aspettare a dar loro una voce. E fare rete, intrecciare storie e competenze, è la nostra unica e grande risorsa.

Usare parole come “clandestino” o “vu’ cumprà”, ricorrere a termini che richiamano catastrofi naturali come “tsunami umano” quando si parla di sbarchi sulle nostre coste, far riferimento alla provenienza degli autori di fatti di cronaca anche quando non è indispensabile ai fini della notizia sono tutte azioni che contribuiscono a far apparire queste persone come una minaccia.

Il linguaggio ha un significato, un peso. E la comunicazione ha un ruolo fondamentale nell’accompagnarci verso un modello culturale e sociale rinnovato, aperto e coeso in cui anche chi è arrivato da lontano possa sentirsi a casa.

È partendo da questi presupposti che nasce il nuovo Protocollo di intesa regionale sulla comunicazione interculturale sottoscritto nei giorni scorsi in Regione da una trentina di firmatari tra istituzioni, agenzie di stampa, onlus, ong, centri interculturali e altri soggetti pubblici e privati.

L’abbiamo chiamato Ad altra voce perché gli obiettivi che ci siamo posti come Regione sono quelli di migliorare la qualità dell’informazione, stimolare la comprensione delle dinamiche interculturali nella società dell’informazione e promuovere il protagonismo dei nostri concittadini di origine straniera. Perché l’espressione “nuovi italiani” acquisti finalmente un significato reale.

Teresa Marzocchi – assessore politiche sociali – Regione Emilia-Romagna

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28 ottobre 2013

I laboratori didattici di Africa e Mediterraneo

La Scuola è un ambito privilegiato per osservare le conseguenze concrete e quotidiane del fenomeno dell’immigrazione, l’influenza che la multiculturalità ha nell’evoluzione delle relazioni fra le persone, le trasformazioni necessarie ed indispensabili al successo del processo educativo dei ragazzi.

La Scuola è il campo in cui vivono e si confrontano quotidianamente ragazzi, docenti, famiglie, sistema dei servizi pubblici, ministero: ciascuno porta interessi, manifesta esigenze ed interpreta ruoli che si intrecciano fra loro producendo una sintesi culturale sempre nuova che a sua volta influenza la realtà sociale, imponendo un cambiamento.

Con l’obiettivo che il prodotto di questo intreccio sia una sintesi più “alta”, da anni Africa e Mediterraneo propone laboratori didattici nelle scuole sia a livello nazionale che europeo:

  • Pubblicizziamo i Valori si propone di incoraggiare e sostenere la cultura della pace, alla luce di un confronto diretto e concreto, nonché pluralista, tra le religioni e le culture attualmente diffuse in Europa.
  • ComiX4= – Comics for Equality intende accrescere la consapevolezza sui temi legati alla discriminazione e al razzismo attraverso la creazione di fumetti.
  • Approdi – Percorsi generazionali a confronto mette i ragazzi a confronto con i temi dell’integrazione e dell’immigrazione attraverso attività di animazione interculturale e di laboratorio espressivo volte a stimolarne la creatività.
  • Manifesta! consiste in attività di informazione e sensibilizzazione volte a incrementare la consapevolezza dei ragazzi sui diritti fondamentali dell’uomo individuati dall’Unione Europea, attraverso vignette e illustrazioni.
  • Screens – Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio a scuola coinvolge gli studenti e gli insegnanti in momenti di confronto ed elaborazione creativa per affrontare le tematiche legate agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’ONU.
  • Corsi di allineamento di Italiano L2 per studenti delle scuole secondarie superiori, di diversi livelli, nell’ambito della programmazione scolastica.
  • Risorse per l’Intercultura a Scuola prevede un percorso di formazione sulla didattica interculturale e laboratoriale rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
  • La relazione in gioco – Formazione e coinvolgimento dei genitori nella scuola dell’infanzia si realizza con l’obiettivo di sperimentare nuove strategie di coinvolgimento dei genitori nella partecipazione alla vita scolastica dei figli valorizzando a tal fine le esperienze e le progettualità già poste in essere dalle scuole coinvolte.

Scarica il catalogo dei laboratori

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01 ottobre 2013

Esiste ancora qualcosa di gratis: i corsi di italiano L2!

Al via il nuovo Piano Distrettuale di diffusione della lingua italiana: corsi di L2 per cittadini stranieri adulti nei Comuni del Distretto di Pianura Est

Foto di Simona Hassan

L’insegnamento della lingua italiana a migranti adulti assume ogni anno un carattere più strutturato: si è capito, infatti, che è necessario affinare le metodologie didattiche, di intervento e le modalità d’approccio in base al tipo di discenti che ci si ritrova seduti in classe.

Tantissime sono le variabili da tenere in considerazione: dalle possibilità e competenze comunicative, al livello di scolarizzazione pregresso, dalle provenienze geografiche e culturali, al genere e all’età, dalle storie di migrazione alle prospettive del processo migratorio.

L’obiettivo, inoltre, non è solo quello di facilitare l’apprendimento, ma anche di agevolare le relazioni e i momenti di scambio, con l’obiettivo di rendere sempre più concreta l’integrazione nel territorio.

Senza contare che, in numerosi contesti territoriali, si sta cercando, attraverso azioni di sperimentazione, di facilitare la possibilità di accedere alle certificazioni, necessarie ai fini normativi per la permanenza dei cittadini di origine straniera sul suolo italiano (Accordo di integrazione, ex Carta di Soggiorno, etc).

Questo il quadro all’interno del quale opera la società cooperativa Lai-momo, nell’ambito dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda.

E così, come avviene ormai da anni, anche per l’a.s. 2014-2013 il Distretto di Pianura Est della Provincia di Bologna, insieme alla società cooperativa Lai-momo propone un Piano Distrettuale, per offrire al territorio una programmazione di corsi che completi l’offerta formativa messa in campo dalle altre realtà.

Grazie al confronto puntuale tra tutti i soggetti che operano sul territorio del (Centri Sociali, Centri Territoriali Permanenti, Associazioni di Volontariato), è stato possibile costruire e rendere reale un programma di corsi di diversi livelli, in fasce orarie, giorni e periodi dell’anno differenti per coprire i bisogni di quasi tutto il Distretto.

I corsi sono promossi da:

• i 15 Comuni del Distretto socio-sanitario Pianura Est nell’ambito del Piano di Zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale;

• il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini Terzi 2007-2013, co-finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno;

• i Centri Territoriali Permanenti di Budrio e San Giovanni in Persiceto;

• l’Ancescao – Coordinamento Provinciale Centri Sociali.

Come avvenuto negli anni passati la cooperativa Lai-momo ricopre un ruolo di coordinamento della rete, di organizzazione e realizzazione della maggior parte dei corsi. Inoltre mette in campo le competenze comunicative acquisite negli anni al fine di diffondere al massimo le informazioni relative al Piano.

Qui di seguito il depliant che raccoglie i dati sui corsi.

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12 settembre 2013

La pubblicità la facciamo noi! Il progetto “Pubblicizziamo i valori comuni” a Vercelli

I film d’animazione sono una delle passioni dei ragazzi. Ma come è diverso costruirne uno da soli! Decidere di cosa si vuole parlare, quali devono essere i personaggi, cosa deve succedere tra loro. È questo che hanno fatto alcuni studenti della provincia di Vercelli durante il progetto Pubblicizziamo i Valori Comuni.

I ragazzi hanno prodotto dei veri e propri “corti”, lavorando insieme durante laboratori tenuti a scuola da una media-educatrice dell’associazione Africa e Mediterraneo, riflettendo sui valori comuni a tutte le religioni e al pensiero laico (l’ascolto, l’amore, il rispetto, la collaborazione e tanti altri) e poi realizzando i piccoli video attraverso la tecnica dello stop motion, basata sull’animazione di personaggi realizzati in cartoncino o tridimensionali.

Il progetto è stato realizzato negli Istituti Comprensivi “S. Ignazio da Santhià” (Santhià), “Lanino” (Vercelli) e “G. Lignana”Tronzano (sede di Bianzè).

Si è voluto realizzare anche quest’anno un’attività di Media education, per aiutare i ragazzi a prendere coscienza dell’impatto dei media nei processi di identificazione e di relazione degli individui, spingerli a una fruizione critica e costruttiva dei new media e attivare processi di cittadinanza consapevole.

Da alcuni anni questo progetto opera nel territorio secondo una moderna visione interculturale, espressione di una volontà inclusiva e dialogica nei confronti dell’altro, concentrandosi principalmente sui bisogni di informazione, allo scopo di favorire una conoscenza dei valori condivisi dalle diverse culture utilizzando strumenti efficaci e attraenti come il fumetto e la pubblicità, in grado di parlare ai più giovani con un linguaggio diretto e accattivante.

A conclusione dei laboratori didattici, sono stati realizzati 300 DVD con i video realizzati dai ragazzi e una breve guida sull’educazione interculturale e la media education nelle scuole. I DVD verranno diffusi presso le scuole coinvolte e il territorio.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino – Erogazione 2012.1624 del 25 settembre 2012.

Consulta o scarica la breve guida sull’educazione interculturale e la media education:

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24 maggio 2013

Grande apprezzamento per il progetto Pubblicizziamo i Valori Comuni in Basilicata!

Ricevere applausi per un segnalibro sulla convivenza: sono belle soddisfazioni per degli aspiranti creativi di 13 anni…Venerdi 17 maggio presso le Scuole Medie di Trecchina, in provincia di Potenza, si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto Pubblicizziamo i Valori Comuni realizzato negli scorsi mesi in sei scuole medie della Valle del Noce (Trecchina, Maratea, Lauria, Nemoli e Rivello). Il progetto ha visto il coinvolgimento di studenti e insegnanti in attività creative, basate sull’uso del fumetto e della pubblicità, sui valori universali riconosciuti dai diversi sistemi di pensiero che hanno portato alla produzione di segnalibri con messaggi di apertura ed accoglienza rispetto alle nuove culture.

All’incontro, oltre alle classi aderenti al progetto con i rispettivi docenti, hanno partecipato il sindaco di Trecchina Ludovico Iannotti, l’Assessore alle Politiche per il Lavoro e l’Occupazione, Servizi Integrati per l’Impiego e la Formazione professionale Vitantonio Lucio Rossi, Sandra Federici, giornalista e direttrice di Africa e Mediterraneo, Andrea Marchesini Reggiani, coordinatore di Africa e Mediterraneo, Annalisa Viceconte, operatrice interculturale del progetto, e Bruno Iaria, grafico del progetto.

Oltre ad essere stato un momento di valutazione dei risultati del progetto, l’incontro è stato soprattutto occasione di confronto diretto tra i ragazzi e di condivisione di esperienze e informazioni con i docenti. Gli studenti provenienti dai vari istituti hanno avuto modo di conoscere i coetanei provenienti dalle altre scuole e di vedere i lavori realizzati dalle altre classi.

Dall’incontro è emerso l’interesse e l’entusiasmo sia degli studenti che degli insegnanti. Anche se in alcuni casi durante i laboratori non è stato semplice mantenere l’ordine e la concentrazione tra i ragazzi, i feedback ricevuti sono stati molto positivi sia in termini contenutistici sia in termini di creatività artistica. La maggiore consapevolezza da parte di ciascun ragazzo circa le questioni discusse è stata evidente non solo dai loro interventi durante i vari incontri e durante il meeting conclusivo ma anche dai prodotti finali realizzati con molta originalità e creatività.

Visto il successo del progetto, le autorità locali e le scuole coinvolte hanno manifestato la volontà di replicarlo nei prossimi anni scolastici e di divulgare i risultati e i prodotti realizzati in seno alla comunità lucana.

Congratulazioni ai ragazzi e a tutti gli enti e le persone coinvolte nel progetto per l’ottimo risultato conseguito!

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16 maggio 2013

Incontro conclusivo del Progetto PUBBLICIZZIAMO I VALORI COMUNI!

Cari lettori,

siete tutti invitati domani, venerdì 17 maggio, alle ore 10.30, presso il Salone delle Scuole Medie di Trecchina per l’incontro conclusivo del progetto “Pubblicizziamo i Valori Comuni: Laboratori di media education e intercultura sui valori comuni a tutti i sistemi di pensiero per l’integrazione degli immigrati”.

Il progetto, proposto dall’Associazione Africa e Mediterraneo, e finanziato dalla Provincia di Potenza, ha puntato ad accompagnare  i giovani in una riflessione profonda sui valori universali riconosciuti dai diversi sistemi di pensiero e a trasmettere determinati messaggi di apertura ed accoglienza rispetto alle nuove culture tramite efficaci mezzi espressivi messi a disposizione dalla nuova società della comunicazione. Con lo stesso, si è cercato di coinvolgere non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti e la popolazione civile dei paesi del circondario della Valle del Noce in una riflessione e discussione su tematiche attuali di risonanza mondiale, ricollegando le stesse ai valori comuni nelle diverse religioni e nella concezione laica.

Partendo dalle esperienze già realizzate e dal materiale prodotto, Africa e Mediterraneo ha organizzato nelle scuole medie inferiori della Valle del Noce (Trecchina, Lagonegro, Lauria, Maratea, Rivello e Nemoli) una serie di laboratori didattici basati sullo strumento della pubblicità, utilizzando il fumetto come mezzo di comunicazione e sviluppo.

In occasione dell’incontro saranno presentati i lavori realizzati dai ragazzi durante il percorso laboratoriale.

Partecipate numerosi!

Per maggiori informazioni sull’evento contattare:

Annalisa Viceconte – a.viceconte@africaemediterraneo.it

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22 aprile 2013

22-30 aprile: all’IsArt la mostra delle illustrazioni realizzate dagli studenti sul tema della cittadinanza

Da oggi, 22 aprile, fino al 30 sarà allestita nell’atrio dell’IsArt – Liceo ed Istituto d’Arte di via Marchetti 22 a Bologna la mostra delle illustrazioni realizzate da studenti e studentesse della scuola che hanno partecipato al laboratorio pomeridiano sul tema della cittadinanza tenuto dall’illustratrice e fumettista Marina Girardi e dalla giornalista Sandra Federici nell’ambito del progetto SeiPiù realizzato da Africa e Mediterraneo e IsArt con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Partecipate numerosi!

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27 settembre 2012

Educazione interculturale e media education: l’esperienza di Valori Comuni a Vercelli

Africa e Mediterraneo ha appena concluso un’altra interessante edizione del progetto “Pubblicizziamo i Valori Comuni – Laboratori interculturali di media education e intercultura sui valori comuni a tutti i sistemi di pensiero” presso tre scuole della provincia di Vercelli: Ist. Comp. G. Lignana, via Milano 24, Tronzano V.se (VC), Ist. Comp. S. Ignazio da Santhià, Piazza Giovanni XXII 2, Santhià (VC), Ist. Comp. Lanino, Corso Tanaro 3, Vercelli.

Il progetto si basa sulla presa di coscienza dell’impatto che ha la comunicazione mediatica nei processi d’identificazione e di relazione degli individui, e cerca di sviluppare modalità di consumo e fruizione critica dei new media per guidare i più giovani all’acquisizione delle competenze basilari per l’attivazione di processi di cittadinanza consapevole sia nell’ambito della quotidianità sia all’interno dell’universo mediatico.

La metodologia prescelta è quella più prettamente media educativa, che alterna l’analisi delle peculiarità comunicative dei media e delle tematiche d’interesse (i valori nel nostro caso) alla rielaborazione creativa ed alla produzione mediatica. La fase di rielaborazione creativa è stata finalizzata alla realizzazione di un prodotto video pubblicitario attraverso la tecnica dello stop motion, tecnica basata sull’animazione di personaggi in cartoncino o tridimensionali. A conclusione del progetto, sono stati realizzati 300 DVD con i video realizzati dai ragazzi e una breve guida sull’educazione interculturale e la media education nelle scuole. I DVD verranno diffusi presso le scuole aderenti e il territorio.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino – Erogazione  2011.1913 del 25 gennaio 2012.

Scarica qui la breve guida sull’educazione interculturale e media education.

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23 maggio 2012

Comunicare l’intercultura – Macerata 25, 26 maggio

Il 25 e 26 maggio presso l’ AULA VERDE del Polo Didattico D. Pantaleoni (Ex Palazzo Menichelli) in Via della Pescheria Vecchia a Macerata, avrà luogo il seminario “Comunicare l’intercultura”, organizzato dal Gus – Gruppo Umana Solidarietà e dal CVM – Comunità Volontari per il Mondo, in collaborazione con CIFA, per approfondire strategie concrete ed efficaci volte alla costruzione di una cittadinanza mondiale in cui l’umanità diventa consapevole di vivere in un unico mondo.

La crescita esponenziale delle migrazioni degli ultimi decenni, attesta che mai l’umanità ha avuto tanta facilità a spostarsi e a comunicare in spazi diventati ormai sempre più ravvicinati. È necessario dunque appellarsi ad un rinnovamento culturale e a nuove tecniche di comunicazione che favoriscano l’incontro e il dialogo tra diverse culture.

Nello specifico, i temi affrontati durante il seminario, spaziano dall’educazione interculturale alla sperimentazione diretta di pratiche educative utili nell’ambito scolastico, dall’etnopsicologia al ruolo della comunicazione nella costruzione di una società interculturale.

Interverranno, tra gli altri: Antonio Brusa docente di Didattica della storia dell’Università di Bari, Aluisi Tosolini esperto di educazione interculturale, Roberto Bertolino etnopsicologo del Centro Frantz Fanon, Sandra Federici Direttrice della rivista Africa e Mediterraneo, Anna Meli esperta di comunicazione interculturale e Stefano Trasatti Responsabile di Redattore Sociale.

Ultima sorpresa in programma, la proiezione del documentario Benvenuti in Italia, prodotto dall’Archivio delle memorie migranti, realizzato da 5 giovani immigrati che raccontano il sistema di accoglienza del nostro Bel Paese, ospitato a Macerata nella rassegna cinematografica www.altrimondicinema.blogspot.it

A presentarlo sarà Gianluca Gatta, ricercatore dell’ Archivio delle memorie migranti.

Il seminario è gratuito e aperto al pubblico, ed è patrocinato dal Comune di Macerata.

Invitiamo gli studenti, gli operatori e gli insegnanti, alla ricerca di opportunità di aggiornamento, e la cittadinanza stessa per la conoscenza dell’operato e del contesto interculturale nel quale si inserisce.

Per il personale della scuola il seminario è riconosciuto dal MIUR quale attività di formazione e aggiornamento. Per gli studenti della facoltà di Scienze della Comunicazione di Macerata, sarà riconosciuto 1 cfu a coloro che parteciperanno.

Per gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dei corsi di studio L-12 Discipline della mediazione linguistica e L-38 Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale che parteciperanno avranno diritto a 2CFU (tra le attività e\o moduli a scelta dello studente).

L’iniziativa rientra nel progetto “Comunic-Ead/Comunicare lo sviluppo”, approvato dalla Commissione Europea – EuropeAid, per favorire la qualità della comunicazione sulle tematiche dello sviluppo nella Regione Marche.

Per info

GUS | 0733.260498 | silvia.bellabarba@gus-italia.org | www.gus-italia.org

CVM |0734.674832 | cvm.eas@gmail.com | www.cvm.an.it

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