10 gennaio 2010

“Welcome”, quando una parola resta solo sullo zerbino. Un film di Philippe Lioret

in: Cinema

affiche-film-welcome“Welcome”, “Benvenuto” è ciò che troviamo scritto a caratteri cubitali all’ingresso delle nostre città oppure è ciò che leggiamo sugli zerbini davanti alle porte di numerosi appartamenti.

Ed è anche quello che l’Unione Europea dovrebbe dire a quelle persone che si mettono in viaggio, che migrano per dirla con termini più attuali, per sfuggire a situazioni di vita difficilmente sostenibili, come conflitti armati, persecuzioni, carestie o cataclismi naturali (e di cui spesso i paesi industrializzati sono i principali responsabili).
Ma come ci fa intendere il regista francese Philippe Lioret questa parola, che è anche il titolo del suo film, non viene né pronunciata così facilemente come si può credere, né diventa una pratica adottata dalle autorità politico-governative, soprattutto alle frontiere nei confronti dei cosiddetti immigrati clandestini.
“Direttiva del ritorno” (che promuove il ritorno volontario degli immigrati illegali), “delitto di solidarietà” (che punisce chi offre il proprio aiuto a immigrati clandestini) sono alcune delle direttive adottate in Francia (e da numerosi altri paesi Europei) che hanno rinforzato le barriere della fortezza europea, ma che causano ogni giorno il maltrattamento, la violazione dei diritti fondamentali e a volte la morte di numerosi stranieri immigrati.

Lioret ci racconta la storia di un giovane rifugiato Curdo in fuga dall’Iraq e diretto in Gran Bretagna. Una storia come ne esistono a centinaia, ma delle quali i media non sono soliti parlare. Bilal, questo il nome del ragazzo, dopo aver percorso migliaia di chilometri resta bloccato a Calais (Francia): l’unica speranza di raggiungere l’altra sponda della Manica (dove lo attende Mina, la sua fidanzata) è attraversare quel braccio di mare a nuoto.
In questa impresa colossale e disperata lo affianca Simon, istruttore di nuoto in una piscina comunale di Calais. Questo aiuto inizialmente non è disinteressato: Simon, infatti, spera attraverso questo slancio di solidarietà di riconquistare punti agli occhi della ex moglie, impegnata come volontaria nell’assistenza agli immigrati bloccati nella Jungle di Calais e che lo ha spesso accusato di immobilismo e di indifferenza davanti ai drammi della vita.
La vita di Simon, disperato e in crisi, scorre in parallelo a quella di Bilal: la sola differenza è che mentre il ragazzo è disposto ad attraversare chilometri di acque fredde e agitate da forti correnti, l’uomo non è riuscito nemmeno ad attraversare la strada per fermare la donna amata mentre si allontanava da lui.
Ed è cosi che Simon nell’aiutare Bilal aiuta se stesso ad uscire da un buco nero di inerzia. E l’aiuto “interessato” diventa giorno dopo giorno disinteressato, evolve in affetto, compassione e comprensione delle necessità dell’altro. E Simon si fa paladino della causa dei sans papiers.

Vincitore del Premio Lux (premio che il Parlamento Europeo assegna a opere cinematografiche che illustrano o si interrogano sui valori costitutivi dell’identità europea, sulla diversità delle culture o sul dibattito sull’integrazione dell’Unione Europea) ha riscosso un enorme successo nelle sale francesi. E speriamo pure in Italia.

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13 agosto 2009

11-20/09/09 – Dockanema, quarta edizione del festival del documentario di Maputo

maputoCosa: Dockanema festival del cinema documentario
Dove: Maputo, Mozambico
Quando: 11-20 settembre 2009.
Comunicato stampa:: Dockanema will once more enliven the city of Maputo in September with a documentary feast, and we are all invited! Don’t miss this opportunity to catch a whole range of works, meet film makers and take part in discussion forums and master classes.
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05 agosto 2009

Concorso video sui temi della migrazione per i ragazzi promosso dalle Nazioni Unite

C’è tempo fino al 30 settembre per partecipare al concorso Plural+ promosso dall’Unaoc, United Nations Alliance of Civilizations, e dalla Iom, International Organization for Migration. Il bando è aperto ai ragazzi fra i 9 e i 25 anni. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa dell’iniziativa (inglese e francese). Regole e dettagli si trovano al sito dell’Unaoc.

Plural+, a youth-produced video festival on migration and diversity

Youth from around the world are invited to participate in the PLURAL+ Video Festival on the themes of migration, diversity, and identity. The festival is the joint initiative of the United Nations Alliance of Civilizations (UNAoC) and the International Organization for Migration (IOM), and is the product of collaboration with a number of other important partners.

Plural+ aims to empower young people to speak about what they think of migration and diversity and be heard by others all over the world.

Between now and 30 September 2009, youth from all over the world who are between the ages of 9 and 25 are invited to submit short videos on their thoughts, experiences, opinions, and questions on migration-related themes and on the challenges of ensuring respect and understanding among various communities.

An international jury which includes youth representatives and critically acclaimed filmmakers such as Abbas Kiarostami will announce the winners in New York on 18 December 2009, coinciding with International Migrants Day. The winning videos will receive international exposure and will be widely disseminated through broadcast, satellite, internet, film festivals and DVD. The Anna Lindh Foundation will choose 1 video and will award it with a diploma named “Plural+ Anna Lindh Euro-Med Award”.

Partner organizations on the festival include the Anna Lindh Foundation, BaKa FORUM, Chinh India, the Royal Film Commission of Jordan, Al Jadeed TV, No Ghetto / Respect Magazine, Without Borders Film Festival, COPEAM, Cyber School Bus, UNESCO E-platform, Roots & Routes, UNTV, Center for Migration Studies, and UNICEF.

All details about the Plural+ Video Festival, including the application form and Rules and Regulations, can be found at www.unaoc.org. We encourage you to share information about Plural+ with personal and professional contacts, including youth and media producers, who might be interested in the topics of migration, diversity and identity.

Plural+, festival des videos produits par des jeunes et portant sur la migration et diversite

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28 luglio 2009

Haile Gerima presidente di giuria al festival di Venezia

in: Cinema

haile gerimaSarà Haile Gerima il presidente di giuria al Premio Opera Prima alla prossima Biennale del cinema di Venezia. Il regista etiope aveva già avuto un ruolo da protagonista al festival, l’anno scorso, avendo vinto il premio speciale della giuria con il film Teza. Gerima è uno dei più noti e acclamati registi africani, famoso per la sua coraggiosa interpretazione della produzione indipendente nel cinema.

Per chi volesse saperne di più sulla figura di questo regista, sul sito Blackfilmakers si trova un buon profilo biografico, mentre su Reserch Channel si trova un’interessante intervista sui temi della produzione cinematografica indipendente e sul ruolo delle sue origini etiopi nel suo lavoro.

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07 luglio 2009

Il film “Come un uomo sulla terra” in onda sulla Rai

come-un-uomo-sulla-terraVerrà trasmesso per la prima volta in televisione – il prossimo 9 luglio su Rai 3, ore 23:40 – il film “Come un uomo sulla terra”. Per l’occasione pubblichiamo la recensione che abbiamo dedicato al documentario, pubblicata sul numero 65-66 di Africa e Mediterraneo.

Come un uomo sulla terra
regia di Andrea Segre e Dagmawi Yimer
Produzione: Italia, 2008, Alessandro Triulzi, Marco Carsetti e Andrea Sefìgre per Asinitas Onlus, in collaborazione con ZaLab
Durata: 60 minuti

In Italia il ministro dell’interno annuncia che nel 2009 gli sbarchi dalla Libia cesseranno, grazie al sistema delle espulsioni collettive (procedura che viola gli articoli 6 e 47 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nonché l’art.10 del Testo Unico sull’Immigrazione del 1998, oltre aessere già stata condannata da una Risoluzione del Parlamento europeo nel 2005 quando l’allora ministro Pisanu ordinò le espulsioni verso la Libia da Lampedusa). In Francia il Ministro dell’Immigrazione si vanta delle sue 29.799 espulsioni che superano l’obiettivo di 26.000, prefissato a inizio anno.

In tutta Europa è stata adottata la direttiva della vergogna che prevede un periodo di detenzione di 18 mesi, l’espulsione anche dei minori e un’interdizione di 5 anni dal territorio europeo per tutti coloro che tentano di entrare senza documenti. Fino a quando le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina continueranno a essere improntate su questo tipo di soluzioni drastiche, fino a quando si baseranno su procedure prive di accordi politici seri, prive di canali umanitari per i richiedenti asilo, fino a quando la sola possibilità di ingresso in Europa sarà costituita da inconsistenti decreti flussi o da carte blu, ovvero permessi unici di lavoro e residenza, concessi rapidamente, e riservati agli immigrati extracomunitari altamente qualificati, fino a quel momento i migranti spinti da necessità economiche e i richiedenti asilo politico saranno sempre di più costretti a battere le strade dell’immigrazione irregolare. E la situazione resterà invariata.
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21 giugno 2009

Durban International Film Festival 2009

Segnaliamo volentieri la trentesima edizione del Durban International Film Festival. Il festival si terrà a Durban, per l’appunto, dal 23 luglio al 3 agosto.

La manifestazione aprirà con My Secret Sky (Izulu Lami) di Madoda Ncayiyana, film girato a Durban e già premiato ai festival di Tarifa e Cannes.

Gli organizzatori hanno annunciato una forte presenta di pellicole sudafricane e africane, ma ancora non è stato presentato il programma. Il festival è promosso dal Center for Creative Arts dell’università di KwaZulu-Natal.

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