08 luglio 2009
Cairoscope a Bologna
Segnalo questa iniziativa (Bologna, Museo della Musica, 8 e 9 luglio), che presenta per la prima volta in Italia opere di Hala Elkoussy, Christoph Oertli, Iman Issa, Shady El Noshokaty, Hermann Huber, Doa Aly, Khaled Hafez e Ahmed Khaled.
Immagini di alcuni di questi artisti sono stati pubblicate da Africa e Mediterraneo:
Finalmente a Bologna qualcosa di interessante.
Segue il comunicato stampa dell’iniziativa:
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COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 8 e giovedì 9 luglio, dalle ore 21.00 alle ore 23.00 presso la sala eventi del Museo della Musica di Bologna, Nosadella.due presenta Cairoscape Screening Programme, a cura di Marina Sorbello e Antje Weitzel.
Inserita nell’ambito di bè bolognaestate09, la rassegna propone per la prima volta in Italia le opere video di Hala Elkoussy, Christoph Oertli, Iman Issa, Shady El Noshokaty, Hermann Huber, Doa Aly, Khaled Hafez e Ahmed Khaled sei artisti contemporanei provenienti dal Cairo e due provenienti dalla Svizzera e dall’Austria che hanno trascorso un periodo di studio nella capitale egiziana.
Cairoscape Screening Programme è tratto dal progetto “Cairoscape. Images, Imagination and Imaginary of Contemporary Mega City”, progetto dedicato alla ricerca artistica e culturale contemporanea del Cairo, presentato in versione integrale a Berlino nell’autunno 2008, curato da Marina Sorbello (I) e Antje Weitzel(D), fondatrici di Uqbar Projectspace di Berlino (D).
Nosadella.due ha scelto di portare a Bologna una sezione del progetto Cairoscape, quella dedicata alle opere video, che ha privilegiato per la caratteristica itinerante dei supporti e per la possibilità di creare, attraverso il linguaggio del video, una relazione diretta e più immediata tra il pubblico e la ricerca artistica degli autori, tra le nostre dinamiche quotidiane e il complesso contesto socio-culturale del Cairo.
Fino alla fine degli anni Ottanta il Cairo è stata la città di una delle più grandi industrie cinematografiche del mondo, comparabile solo a quella degli Stati Uniti e dell’India. Con le sue contraddizioni e la sua varietà di umanità e storie è stato ed è tuttora il soggetto di numerosi film, corti, produzioni indipendenti e opere video che registi e artisti, egiziani e internazionali, realizzano e producono affrontando tematiche che vanno dalla fiction al documentario di critica sociale, dai film d’autore a video più sperimentali che escludono la narrazione.
Le opere presentate ci mostrano una realtà lontana dalle immagini stereotipate a cui tuttora associamo il Cairo, che al contrario può essere considerato un punto di osservazione privilegiato per indagare anche il nostro presente.
Cairoscape Screening Programme è inserito all’interno di PASS – Produce Art (as) Social Strategy, programma di residenza e di presentazione di progetti artistici internazionali, ideato da Giusy Checola in collaborazione con Elisa Del Prete, curatrici e coordinatrici di Nosadella.due.
Il progetto, partito a gennaio 2009 con la collaborazione tra Italia, Turchia e Bulgaria, si propone di indagare attraverso periodi di studio, conferenze, proiezioni, progetti artistici e workshop, l’attuale processo di trasformazione dei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani in rapporto all’Italia, in alcuni casi “terra di passaggio” per l’Europa e in altri “terra promessa” d’approdo. Le trasformazioni della geografia europea seguite alla crisi dell’eurocentrismo hanno portato trasformazioni territoriali, urbane, sociali, economiche, giuridiche, che stanno modificando la nostra dimensione quotidiana, introducendo nuovi modelli di condivisione e scambio con popolazioni vicine geograficamente ma non culturalmente. Cosa significa oggi per l’Italia essere un paese del Mediterraneo e cosa rappresenta per i Paesi vicini, alcuni dei quali al centro di accesi dibattiti internazionali per il loro ingresso nell’Unione Europea? E’ un modello da seguire o al contrario rappresenta un occidente materialista che ha perso i suoi valori culturali, sociali, religiosi e politici? Con quali reazioni, progressive o regressive, l’Italia risponde all’innovazione economica di questi paesi, allo sviluppo dei territori, all’evoluzione delle ideologie politiche e religiose, e soprattutto alla loro identità culturale?
Il progetto “Cairoscape – Images, Imagination and Imaginary of a contemporary mega city” si è realizzato in due parti: una mostra di arte contemporanea ospitata dal kunstraum Kreuzberg / Bethanien nell’autunno 2008 e un programma di eventi, discussioni, performance, concerti e rassegne cinematografiche, realizzati in collaborazione con diverse istituzioni berlinesi tra cui il Zentrum Moderner Orient, Literaturwerkstatt Berlin, Kino Eiszeit, Uqbar Projectspace e il Kunstlerhaus Bethanien.
Cairoscape si confronta con il Cairo come luogo di produzione artistica oggi e presenta il lavoro di artisti attivi in Egitto, sia emergenti che già affermati, provenienti in gran parte dalla giovane scena indipendente.
Il progetto ha presentato anche la ricerca di alcuni artisti internazionali che recentemente hanno trascorso alcuni periodi nella capitale egiziana. Allo stesso tempo inverte questa dinamica pressoché univoca (artisti occidentali partecipano a programmi di residenza in Egitto e curatori occidentali alla ricerca di nuovi artisti egiziani) e invita in Europa artisti e intellettuali egiziani affinché possano presentare personalmente il proprio lavoro.
http://cairoscape.org
Marina Sorbello (nata a Catania) e Antje Weitzel (nata a Marburg), curatrici e cultural producers con residenza a Berlino, collaborano dal 2005. Fra i progetti curati insieme Transient Spaces: The Tourist Syndrome, progetto interdisciplinare in varie sedi, Berlino, Bucarest, Kaunas, Napoli, 2009-2010; Cairoscape – Images, Imagination and Imaginary of a Contemporary Mega City, mostra e programma di eventi, Kunstraum Kreuzberg Bethanien, Berlin, e APhF, Atene, 2008 (www.cairoscape.org); Readysteadygo!, mostra, 2007, Kunsthochschule Berlin Weissensee, Umspannwerk Humboldt Prenzlauer Berg, Berlin; This Land is My Land, mostra, Kunsthalle Nürnberg, Neue Gesellschaft fuer Bildende Kunst, Berlino, 2006 (www.ngbk.de); KLARTEXT! The Status of the Political in Contemporary Art and Culture, conferenza internazionale, Künstlerhaus Bethanien e Volksbühne am Rosa Luxemburg Platz, Berlino, 2005 (http://klartext.uqbar-ev.de).
Fanno parte dell’organizzazione no profit uqbar – Gesellschaft für Repräsentationsforschung e.V., e si occupano dal 2007 dell’omonimo spazio espositivo, che ospita mostre ed eventi a Berlin-Wedding, (www.projectspace.uqbar-ev.de).
Nosadella.due è un’associazione culturale che sviluppa un programma di residenza per artisti e critici internazionali con l’intento di dare spazio alle espressioni più attuali della ricerca artistica contemporanea per favorirne la crescita e l’arricchimento. Tra gli intenti primari di Nosadella.due, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia e dal Comune di Bologna, quello di creare un circuito di relazioni con la realtà artistica internazionale e con istituzioni straniere pubbliche e private di simile natura.
Nosadella.due – Residency for Artists and Critics
Via Nosadella 2 – Bologna
Tel. + 39 392 3457410
www.nosadelladue.com