10 febbraio 2012
Assaman – Un blog sulle elezioni in Senegal
Le associazioni Assaman e Sunugal hanno organizzato il convegno “Comunicare l’Africa con il web 2.0″, previsto per sabato 11 febbraio 2012 (ore 15.30 – 17.30) a Milano presso lo Spazio Mascherenere, Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4.
In questa occasione l’associazione presenterà un interessante progetto di comunicazione via web 2.0 e cioè “Tongante. Il blog della sfida elettorale“, un blog informativo coordinato dal giornalista Lorenzo Bagnoli, che sta seguendo quotidianamente, grazie all’inviata Luciana de Michele e ai corrispondenti sul posto, la campagna elettorale in Senegal.
Dal 17 febbraio al 3 marzo, quando la campagna elettorale entrerà nel vivo, l’Associazione Assaman seguirà tutta l’evoluzione delle elezioni senegalesi, in cui il presidente uscente Abdoulaye Wade si è presentato tra mille contestazioni. Sarà realizzato un worshop sul territorio, in collaborazione con la rivista Le Temoin e con la Scuola di giornalismo di Dakar. Una quindicina di giornalisti senegalesi ed europei seguiranno momento per momento la sfida tra i candidati.
Il pdf dell’iniziativa di sabato 11 febbraio:
Parole chiave : assaman, comunicare l'africa, elezioni, Senegal, Sunugal, tongante
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Presentazione dell’articolo “Bottiglie, noccioline e sacchi di riso. Sfilart, tra moda, arte e riciclo”, pubblicato sul numero 69-70 di Africa e Mediterraneo a firma di Simona Cella.
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Nel 1990 un gruppo di cittadini senegalesi e italiani ha creato l’onlus Sunugal, un’associazione socio-culturale che si propone di favorire iniziative di scambio tra Italia e Senegal.
Da alcuni anni Sunugal promuove un progetto alternativo di sartoria, educazione e sviluppo a sostegno del Centro socio-culturale di formazione en Coupe et Couture di Dakar. Il progetto prevede una prima fase destinata alla formazione delle giovani donne di Dakar e una seconda destinata allo sviluppo di un’imprenditoria sociale.
Le allieve del centro, una volta terminato il corso, vengono inserite presso strutture lavorative locali, riunitesi in una rete di microimprese, volta a contrastare il flusso di emigrazione e la prostituzione. La produzione di abiti da parte delle allieve è valorizzata da sfilate che si propongono come occasione di promozione, aggregazione ma anche di sostegno economico alle attività che si svolgono all’interno dell’istituto e al finanziamento delle spese annuali per quelle allieve che provengono da famiglie povere e fortemente disagiate.
Negli ultimi anni, le allieve del centro, coordinate dal sarto Mbaye Diouf, hanno realizzato alcune collezioni di “moda etica” che utilizzando materiale di recupero hanno anche lo scopo di sensibilizzare su alcune problematiche del Paese. Materiale di base sono i sacchi di iuta usati per il riso, alimento principale della cucina senegalese ma anche ricordo di una cultura imposta dalla Francia ai tempi della colonizzazione. Imposizione che ha portato il paese a dipendere dall’importazione di riso, dall’Indocina prima e dall’India ora. Altro ricordo dei tempi della colonizzazione e di una monocultura che ha causato la desertificazione è legato ai gusci di arachidi che decorano gonne e giacche. Infine bottiglie di plastica che ricordano la privatizzazione dell’acqua e il monopolio dell’acqua minerale francese e il problema della plastica che invade e inquina non solo le città ma anche i villaggi.
La collezione Sfilart è stata presentata in Senegal e in Italia.
Per aquistare online la rivista vai sul sito dell’editore.