24 dicembre 2014
La “maledizione” dell’albero di acacia
Mancano poche ore a Natale e forse alcuni di voi sono alla ricerca di un regalo all’ultimo minuto. Perché non entrate il libreria e invogliate amici e parenti alle lettura comprando loro un bel libro? Magari potreste scegliere un romanzo sull’Africa, identificarlo in mezzo agli altri è semplice: sulla copertina ha la foto di un albero di acacia. Questo sostiene Simon Stevens, un lettore che ha notato come da Cuore di Tenebra di Joseph Conrad a La mia Africa di Karen Blixen, fino a Metà di un sole giallo di Chimamanda Ngozi Adichie i romanzi che parlano dell’Africa sono destinati ad avere in copertina l’albero di acacia.
Gli editori optano spesso per quest’immagine alla luce arancione del tramonto, perpetrando nell’immaginario collettivo l’idea dell’Africa come continente selvaggio e incontaminato, così lontana dalla realtà attuale da essere fastidiosa. Africa is a Country, il blog fondato da Sean Jacobs per sbarazzarsi della narrativa sull’Africa dominante nei media occidentali, ritiene che l’albero di acacia sia il simbolo scelto da qualcuno la cui idea del continente africano è la stessa di quella che un bambino può farsi guardando il Re Leone.
Buone feste e buone letture!