09 novembre 2009
Sviluppo, turismo e protezione del patrimonio culturale del Bénin
Presentazione dell’articolo “Sviluppo, turismo e protezione del patrimonio culturale del Bénin”, pubblicato su Africa e Mediterraneo n.67, a firma di Caroline Gaultier-Kurhan- fondatrice del dipartimento di gestione del patrimonio culturale dell’Università di Senghor e Sandrine Léontina Dossou, curatrice presso l’università di Senghor di un progetto di valorizzazione del patrimonio bati di Ouudah.
Lo sviluppo, il turismo e la preservazione del patrimonio culturale sono da sempre al centro degli interessi del Departement patrimoine culturel dell’Université Senghor d’Alexandrie. In questo spirito, dal 2006 sono stati realizzati due tipi di attività.
La prima, in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Ministero del Turismo concerne la formazione di professionisti locali per lo sviluppo del turismo, guide e operatori turistici in Bénin.
La seconda riguarda la realizzazione di una ricerca, sponsorizzata dal AIMF (Association Internazionale des Maires Francophones – l’associazione internazionale dei sindaci francofoni) sul patrimonio architettonico e sulle possibilità di sviluppo turistico in Ouidah (città emblematica della ricchezza di patrimonio materiale ed immateriale).
Il Bénin è spesso solo un paese di transito per i turisti; tuttavia ha grande fama intellettuale di “quartiere latino dell’Africa”, ed è conosciuto per lo spirito di accoglienza che offre ai visitatori. La ricerca condotta dall’Università Senghor d’Alexandrie ha identificato i tre maggiori punti di attrazione della città di Ouidah: la storia secolare legata alla tratta degli schiavi, il patrimonio immateriale che influenza altri continenti, e l’ambiente naturale ricco e variegato.
Le autrici osservano che, benché i dati dell’OMT (Organizzazione mondiale del turismo) dimostrino un incremento del turismo, di quest’ultimo non necessariamente beneficiano le popolazioni locali. Notano, inoltre, che il patrimonio architettonico del Bénin è in pericolo a causa della mancanza di fondi per la sua preservazione e ristrutturazione e di interesse, e aggiungono la necessità di salvaguardare queste testimonianze al know-how antico e alla storia.
La ricerca propone di convertire gli elementi del patrimonio architettonico – ad esempio case storiche – in alloggi turistici e pensioni. Il progetto mira a fare di Ouidah una destinazione turistica durevole, di cui conservare e restaurare il patrimonio architettonico, conformemente ai dettami del turismo sostenibile, e quindi coinvolgendo e sostenendo le popolazioni locali dal punto di vista economico, sociale, culturale e politico. Tale tipo di turismo è inoltre rispettoso della cultura, della società e dell’ambiente e permette uno scambio culturale autentico e una comprensione reciproca tra persone e culture.