14 gennaio 2022
A Parigi 30 anni della rivista Africa e Mediterraneo
Iniziamo il 2022 festeggiando ieri i 30 anni della nostra rivista Africa e Mediterraneo con un’esposizione delle nostre più significative riviste e pubblicazioni all’Istituto Culturale di Parigi all’interno del “The Recovery Plan. Devoir de mémoire à l’italienne”, un centro culturale itinerante dedicato alla produzione di artisti di origine africana nel contesto italiano. Le copertine dei nostri 94 numeri raccontano anni di studi, ricerca visiva, dialogo tra Europa e Africa, collaborazione con studiosi/e e creativi/e del continente e della Diasopra.
Il direttore dell’istituto Diego Marani ha voluto portare a Parigi uno spaccato della presenza afrodiscendente nella scena artistica e culturale italiane, ospitando The Recovery Plan, un “centro temporaneo itinerante” a cura di BHMF (Black History Month Florence), in collaborazione con BHMFBo (Black History Month Bologna) e la rivista “Africa e Mediterraneo”. L’inaugurazione è avvenuta ieri sera, 14 gennaio, in presenza dei curatori e del performer Dudu Kouaté e l’allestimento sarà aperto al al pubblico parigino dal 13 gennaio al 16 febbraio 2022. Tre sono le parti del progetto espositivo:
> “Gettare il Sasso e Nascondere la Mano” è il titolo di una mostra collettiva dedicata ai cinque artisti/e che hanno fatto parte della prima edizione della Residenza di Ricerca YGBI (Young Gifted and Black Italians): Binta Diaw, Victor Fotso Nyie, Francis Offman, Raziel Perin e Emmanuel Yoro. La mostra abbraccia una serie di narrazioni che collegano la spiritualità all’educazione, alla storia coloniale e alla sua materialità e all’attivismo storico.
> “Black Archive Alliance vol. III” nasce da una collaborazione tra un gruppo di cinque ricercatrici e ricercatori afrodiscendenti che hanno lavorato “in tandem” con gli artisti della prima edizione della YGBI Research Residency. Lavorando a coppie, attraverso un approccio sperimentale basato sul dialogo e lo scambio, hanno esplorato archivi tangibili e intangibili radicati in Italia.
> “Pulse: raccontando trent’anni di Africa e Mediterraneo” riconosce l’azione svolta dalla rivista nell’affrontare le produzioni creative, artistiche e letterarie, le problematiche sociali e culturali dei Paesi africani e le migrazioni internazionali, soprattutto tra Africa ed Europa, con uno sguardo complesso e critico.
In occasione dell’inaugurazione il pluristrumentalista Dudu Kouate ha tenuto un concerto inedito che si articola in racconti e musiche in cui si confrontano i vari linguaggi dell’artista e griot. Erano presenti l’artista Binta Diaw e gli artisti Victor Fotso Nyie, Francis Offman, Raziel Perin, assieme a Emmanuel Yoro e Justin Thompson di BHMF e Patrick Tatcheda di BHMBo.
Alcune informazioni sugli enti coinvolti:
Black History Month Florence e Black History Month Bologna
Black History Month Florence è stata fondata nel 2016 come rete interistituzionale per promuovere la produzione culturale Black che celebra le culture afro- discendenti nel contesto italiano. L’iniziativa programma, coordina e co-promuove annualmente più di cinquanta eventi nel mese di febbraio attraverso una rete formata e sostenuta da Comune, fondazioni, istituzioni, associazioni culturali, scuole e luoghi dedicati alle arti ealla musica.
Black History Month Bologna, ideato e promosso da Justin Randolph Thompson, Patrick Joël Tatcheda Yonkeu e Jean Blaise Nguimfack, nasce come rete interistituzionale per promuovere la produzione culturale Black celebrando la diversità delle culture afro-discendenti nel contesto bolognese. L’iniziativa pianifica, coordina e co-promuove annualmente nel mese di febbraio diversi eventi attraverso una rete formata e sostenuta dal Comune di Bologna e dal Comune di San Lazzaro di Savena e da fondazioni, istituzioni e associazioni culturali, scuole e luoghi dedicati all’arte e alla musica.
BHMF – Collettivo Curatoriale
BHMF (Black History Monday-Friday) è un duo curatoriale nato nel 2016 per volontà di Justin Randolph Thompson e Janine Gaëlle Dieudji a Firenze. Nei cinque anni di attività, il collettivo ha ideato mostre in collaborazione con istituzioni come le Gallerie degli Uffizi, le Murate Art District, il Museo MA*GA, Villa Romana e Fondazione Biagiotti, promuovendo il lavoro di decine di artisti ; tra gli altri, Barthélémy Toguo, Lyle Ashton Harris, Sanford Biggers, Karyn Olivier, M’barack Bouchichi, Nari Ward, Senam Okudzeto, Kevin Jerome Everson e Lerato Shadi. Iniziato nel 2016 come parte all’acronimo di Black History Month Florence, negli ultimi anni il progetto è stato ribattezzato Black History Monday- Friday, a voler sottolineare un impegno e una mediazione quotidiani verso l’arte e l’attivismo. Il lavoro del collettivo prevede la rinegoziazione del valore, delle nozioni di recupero e dell’impiego della comunità come forma di monumento fugace e necessariamente temporaneo.
BHMBo – Collettivo Curatoriale
BHMBo come collettivo curatoriale è diretto da Patrick Joel Tatcheda Yonkeu, in arte Omraam Tacheda, nato nel 1985 a Douala, Camerun. Dal 2020 Patrick è il direttore del primo capitolo esterno di Black History Month Florence, Black History Month Bologna. Ha curato una serie di mostre e progetti lavorando con artisti tra cui Hyacinthe Ouattara e Beya Gille Gacha.
Africa e Mediterraneo
Dal 1992, Africa e Mediterraneo pubblica dossier su temi legati alla cultura e società dei paesi africani e alle migrazioni internazionali, soprattutto tra Africa ed Europa. Dal 1995 è pubblicata dalla cooperativa Lai-momo di Bologna. La rivista vuole analizzare e approfondire la produzione creativa, artistica e letteraria dell’Africa, le problematiche sociali e culturali delle diverse aree del continente e i cambiamenti sociali e culturali portati dai flussi migratori e dall’interdipendenza globale. Applicando un approccio transdisciplinare e plurilinguistico, la rivista affronta i temi di volta in volta prescelti attraverso il contributo di varie aree della ricerca umanistica.
Per maggiori informazioni:
https://iicparigi.esteri.it/iic_parigi/it/
Parole chiave : Arte, arte africana, Istituto Culturale di Parigi, Rivista Africa e Mediterraneo, The Recovery Plan. Devoir de mémoire à l’italienne
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Di Mary Angela Schroth
È stata inaugurata l’11 maggio la più importante manifestazione d’arte contemporanea al mondo: la Biennale, con un’esposizione internazionale di oltre 70 artisti curata da Ralph Rugoff, e con 87 padiglioni nazionali che vedono per la prima volta la partecipazione di Paesi come la Repubblica Dominicana, il Ghana, il Madagascar e la Malesia.
Il nuovo direttore del LACMA (Los Angeles County Museum of Art) Hamza Walker è il presidente della giuria. Come negli anni precedenti, la diaspora africana (che include anche gli afroamericani) è presente in diversi progetti, ed è incoraggiante vedere il ritorno di padiglioni nazionali di Egitto, Zimbabwe, Sudafrica, Costa D’Avorio, Mozambico. Jimmie Durham ha vinto il Leone d’oro alla carriera, mentre Arthur Jafa ha vinto come miglior artista e Haris Epaminonda come migliore giovane artista, invece la Lituania ha vinto come migliore padiglione nazionale.
Alcuni miei preferiti:
> USA: Liberty / Libertà con lo scultore afroamericano Martin Puryear, uno degli artisti più importanti degli Stati Uniti, estremamente significativo per un’interpretazione personale di oggetti monumentali che collegano la storia con la contemporaneità.
> France: Deep See Blue Surrounding You di Laure Prouvost, che ha realizzato un interessante progetto cinematografico e un’installazione, rappresentando un mondo sotterraneo fluido e globalizzato.
(Laure Prouvost, Biennale Arte 2019 – France)
> Ghana: Ghana Freedom mostra alcune delle migliori opere d’arte attuali, in particolare il regista John Akomfrah, lo scultore El Anatsui, e la pittrica Lynette Yiadom-Boakye in uno splendido padiglione progettato da Sir David Adjaye. Questa opera non riguarda solo il Ghana come Paese, ma offre un messaggio artistico universale.
> Filippine: la scultura interattiva Island Weather di Mark Justiniani, che consente al pubblico di sperimentare il clima, la geografia (con le sue migliaia di isole!), la storia sociale e coloniale.
> Madagascar: l’artista Joël Andrianomearisoa infonde la modernità del quadrato nero con una sconfinata nostalgia nell’opera I have forgotten the night.
(Martin Puryear, Biennale Arte 2019 – USA)
L’esposizione internazionale May You Live in Interesting Times, curata da Rugoff, “include opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell’“ordine postbellico”. Riconosciamo però fin da subito che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei migranti forzati in tutto il pianeta (il cui numero ora corrisponde a quasi l’un percento dell’intera popolazione mondiale). In modo indiretto, tuttavia, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi ‘tempi interessanti’.” (R. Rugoff, comunicato stampa)
Le sue scelte che riguardano l’Africa e la sua diaspora, e che comprendono alcuni degli artisti più importanti sulla scena mondiale, che espongono per la prima volta alla Biennale: Michael Armitrage (Kenya), Frida Arupabo (Norvegia), Njideka Akunyili Crosby (Nigeria), Julie Mehretu (Etiopia), Zanele Muholi (Sudafrica), Nkanga Otobong (Nigeria), Henry Taylor (Los Angeles), Stan Douglas (Vancouver), Kemang Wa Lehulere (Sudafrica), Arthur Jafa (Los Angeles), Anthea Hamilton (UK).
Sono 20 anni di presidenza per Paolo Baratta, che ha saputo trasformare la Biennale di Venezia in un’organizzazione internazionale autonoma (rara in Italia), che include non solamente l’arte visiva, ma anche le biennali dedicate all’architettura, alla danza, al cinema, al teatro, alla musica. E’ stata visitata da oltre 600.000 visitatori e 6.000 giornalisti. È difficile integrare le scelte internazionali dei diversi curatori del progetto centrale (quest’anno è Ralph Rugoff, americano che dirige la Hayward Gallery di Londra) con i diversi contenuti dei vari padiglioni nazionali e le innumerevoli mostre parallele. Ma Baratta ha portato progressi significativi nel corso degli anni (è stato nominato direttore nel 1998 da Walter Veltroni), dall’iniziale mostra “Aperto” fuori dai Giardini allo sviluppo dell’”Arsenale”, che accoglie anche la Biennale di Architettura, offrendo spazi a quei Paesi che hanno portato alle 90 partecipazioni. Una sorta di “Olimpiadi d’arte, Venezia è diventata il fulcro universale della cultura, e questo è dovuto soprattutto a Paolo Baratta.
Biennale Arte 2019
May You Live In Interesting Times
Dal 11 maggio > 24 novembre 2019
Chiuso di lunedì (eccetto 13 maggio, 2 settembre, 18 novembre)
Giardini: aperto dalle 10 alle 18
Arsenale: aperto dalle 10 alle 18
Arsenale: giovedì e domenica fino al 5 ottobre, aperto dalle 10 alle 20
Per maggiori informazioni: www.labiennale.org
Parole chiave : Africa, Arte, Biennale Venezia 2019, Ghana, Madagascar
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14 ottobre 2015
The Creative Memory of the Syrian Revolution
Le notizie che arrivano dalla Siria sui nostri giornali parlano di distruzione e di esilio. Esiste però un’altra realtà in Siria, fatta di persone della società civile, attivisti e artisti che continuano a resistere, nonostante tutto. E’ di questa Siria che ci parla la piattaforma The Creative Memory of the Syrian Revolution – la memoria creativa della rivoluzione siriana, attraverso variatissime forme di espressione artistica come il fumetto, i murales, le vignette, la musica, la fotografia, la scultura e tante altre ancora.
Il sito propone contenuti in arabo, inglese e francese, in modo da poter raggiungere un ampio pubblico anche nei Paesi europei. Una mappa integrata al sito permette di collocare i contenuti grazie ad un sistema di tag geografici, che consente di dare una fotografia della situazione in Siria.
La piattaforma risponde al bisogno urgente di documentare la realtà siriana, ma ha anche l’obiettivo di archiviare la creazione straordinariamente prolifica degli artisti e intellettuali siriani che continuano a far esistere il movimento rivoluzionario. Mentre arrivano costantemente notizie di distruzione che minacciano il patrimonio storico e culturale siriano, i Siriani continuano a rinnovare il patrimonio culturale virtuale che prova che non sono ancora sconfitti.
La piattaforma dispone anche di una pagina Facebook et di un profilo Twitter. Da seguire e condividere!
Parole chiave : Arte, rivoluzione, Siria
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25 settembre 2012
Africami. Volti e storie della città verso l’expò
Il 2 ottobre, alle ore 18.30, si aprirà la Settimana della Comunicazione di Milano, che fino al 7 ottobre proporrà diversi seminari, workshop e mostre sui temi dell’open journalism, self book, blog, crowd creativity, foto e video making, social web tv e tutte le nuove forme di comunicazione che hanno segnato il passaggio dalla logica dello user alla logica del maker.
Durante i sette giorni di iniziative ed eventi, sarà possibile assistere alla mostra “GuardaMi, volti e storie della città verso l’Expo: AfricaMi”, organizzata dall’Istituto Italiano di Fotografia, in collaborazione con l’Associazione Assaman. L’esposizione, curata da Simona Cella, Massimo Bassano e Laura Crespi, proporrà al pubblico un reportage fotografico attraverso cui i fotografi dell’Istituto Italiano di Fotografia documentano le molteplici culture che convivono nella città di Milano.
Ad introdurre la mostra la performance musicale di Robert Bela Hounhinto, curata dalla Compagnia Africana e un buffet con piatti tipici senegalesi.
Parole chiave : Africami, Arte, Associazione Assaman, Istituto Italiano di Fotografia, Laura Crespi, Massimo Bassano, milano, Robert Bela Hounhinto, Settimana della Comunicazione, Simona Cella
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20 ottobre 2011
Les Ateliers pARTage (LAP1): Le relazioni dell’arte
Africa e Mediterraneo e Lai-momo presentano la mostra artistica che si terrà dal 22 al 29 ottobre a Calderara di Reno, presso il Circolo Artistico Calderarte.
L’evento presentato fa parte del progetto “Les Ateliers pARTage (LAP1)”, co-finanziato dal Programma Cultura della Commissione Europea. Lai-momo partecipa al progetto in collaborazione con il Centro Culturale La Vénerie (Belgio), Kultuurivoimala – Cultura Power Station (Finlandia), sotto la guida di SMartBe ASBL (Belgio).
Dal comunicato stampa:
“Les Ateliers pARTage (LAP1): Le relazioni dell’arte”
che si terrà a Calderara di Reno presso il Circolo Artistico
Calderarte piazza 2 Agosto, dal 22 al 29 ottobre 2011
Vernice: sabato 22 ottobre, ore 10.00
Visite: feriali, ore 16.00 – 19.00
festivi, ore 10.00 – 12.00 ; 16.00 – 19.00
mercoledì, ore 20.30 – 22.30
www.laimomo.it
Lai-momo soc. coop., in collaborazione con Coop. Attività Sociali e con l’amministrazione comunale di Calderara di Reno, contribuirà a valorizzare, attraverso una mostra artistica e una presentazione del progetto europeo “Les ateliers pARTage – 1”, i lavori prodotti dagli abitanti di Calderara di Reno. Il Circolo Artistico Calderarte ha messo a disposizione i suoi spazi espositivi per creare questo evento di grande interesse sociale locale e internazionale. Durante l’evento sarà possibile ammirare le opere dei diversi abitanti di Calderara che hanno partecipato a originali laboratori creativi di pittura svolti durante la Settimana Calderarese 2011. I cittadini artisti hanno realizzato in comunione dei “soli”, ovvero pannelli circolari dipinti, seguendo il processo creativo di pittura in circolo, un originale modo per creare legami sociali attraverso il gesto artistico e creare legami urbani tra i cittadini e il territorio dando vita ad “avvenimenti di inclusione sociale”.
All’inaugurazione saranno inoltre presentate le opere realizzate negli altri paesi aderenti al progetto, Belgio e Finlandia. Per il Centro Culturale La Vénerie (Belgio), sarà esposta un’installazione retroilluminata che raccoglie diversi dettagli delle fotografie realizzate dagli abitanti di Watermael-Boitsfort, un quartiere alla periferia di Bruxelles. Verranno anche proiettate le fotografie stesse.
Per il Centro Culturale Kulttuurivoimala (Finlandia), verranno proiettati dei brevi video realizzati dagli abitanti di Meri-Toppila, quartiere di Oulu, seguendo e trasponendo in immagini l’originale prospettiva degli haiku.
Sabato 22 ottobre, alle ore 10.00, durante la vernice interverranno:
• Irene Priolo, Sindaco del comune di Calderara di Reno
• Rino Battistini, Circolo Artistico Calderarte, Calderara di Reno
• Andrea Marchesini Reggiani, Presidente di Lai-momo
• Silvia Festi, Direttrice della parte italiana del progetto LAP1 e Coordinatrice del progetto PAS
• Blaise Patrix, Direttore Artistico del progetto europeo LAP1
• Michel Gélinne, La Vénerie, Direttore della parte belga del progetto LAP1
• Kari Lunnas, Kulttuurivoimala Culture Power Station, Direttore della parte finlandese del progetto LAP1
• Sarà inoltre presente un referente della Istituzione Scolastica del Comune di Calderara
L’evento presentato fa parte del progetto “LES ATELIERS PARTAGE 1 – phase initiation” (LAP1), co-finanziato dal Programma Cultura della Commissione Europea. Lai-momo partecipa al progetto in collaborazione con il Centro Culturale La Vénerie (Belgio), Kultuurivoimala – Cultura Power Station (Finlandia), sotto la guida di SMartBe ASBL (Belgio).
Il progetto LAP 1 promuove la partecipazione e l’integrazione delle arti nel tessuto sociale. L’originalità della metodologia del progetto sta nel coinvolgimento di artisti al fine di creare opere d’arte visuali collettive (video, pittura, fotografia) durante laboratori creativi che prevedono la partecipazione attiva del pubblico, includendo gruppi vulnerabili e minoranze. L’esposizione di queste opere permette quindi di dare visibilità all’impegno e al riconoscimento personale nel processo di crescita di una società coerente, accogliente e inclusiva.
In parallelo il progetto, con il lavoro di SMartBe (capofila del progetto) getta le basi di un servizio on-line per la gestione di progetti di cooperazione culturale europea.
Un forum internazionale organizzato all’Espace Delvaux chiuderà a maggio 2012 il progetto.
Parole chiave : Arte, Artisti, Ateliers partage, belgio, Blaise Patrix, Calderara di Reno, Circolo Artistico Calderarte, Coop. Attività Sociali, Finlandia, Kulttuurivoimala, la venerie, Mostra, pittura, relazioni, settimana calderarese, SMartBe ASBL, soli
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06 ottobre 2011
La Fiera del design e delle idee africane: Maker Faire Africa
Sarà inaugurata oggi la “Maker Faire Africa”, una Fiera del design e delle idee africane che darà visibilità a nuove tecnologie e opere africane create localmente con l’obiettivo di risolvere le quotidiane sfide di sviluppo, oltre che esporre numerose innovazioni, presentate direttamente dagli inventori.
Quest’anno Maker Faire Africa si terrà al Cairo, in Egitto, dove diversi “creativi” Egiziani e Africani si incontreranno per tre giorni per esibire concreti esempi di spirito di inventiva nel tentativo di far incontrare le proprie invenzioni con il mercato e con l’obiettivo principale di individuare, stimolare e sostenere l’innovazione locale.
Molto interessante anche il sito internet della fiera che, dalla sezione “Our makers”, rimanda ad un database (http://matchamaker.info) nel quale si possono trovare i profili dei vari autori creativi (suddivisi nei settori Design, Arti e artigianato e Ingegneria) e vedere le proposte della Maker Faire Africa dello scorso anno, tenutasi a Nairobi. Gioielli, occhiali con oggetti riciclati, giochi per telefono cellulare, latrine ecologiche: queste sono solo alcune delle proposte dei creativi
africani, che nella loro pagina scrivono anche quello di cui hanno bisogno (per esempio un’azienda per sviluppare l’idea, un metodo di distribuzione…etc.)
Per maggiori informazioni http://makerfaireafrica.com
Parole chiave : Africa, Arte, design, fiera, fotografia
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Evento: Bayimba International Festival of Music and Arts.
Quando: Dal 6 al 16 settembre 2010.
Informazioni: Bayimba Cultural Foundation organizza la terza edizione del Bayimba International Festival of Music and Arts, manifestazione il cui scopo è di stimolare la creatività artistica in tutti i campi dell’arte. Tra gli eventi di quest’anno da notare i workshop di fotografia. Info.
Parole chiave : Agenda cultura settembre 2010, Arte, Festival, fotografia, musica, Uganda
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Presentazione dell’articolo “I laboratori della condivisione: arte, coesione sociale e sviluppo sostenibile”, pubblicato sul numero 69-70 di Africa e Mediterraneo a firma di Blaise Patrix, artista nato a Parigi e poi residente per una ventina d’anni in Africa Occidentale.
Da circa 10 anni, il progetto Les Ateliers Partage, nato per iniziativa dell’artista Blaise Patrix, porta avanti attività finalizzate a risvegliare creatività personale e collettiva e a promuovere coesione sociale e sviluppo sostenibile. È attualmente in fase di progettazione un’iniziativa su scala internazionale che prevede la realizzazione di atelier in Belgio, Francia e Italia, basati sulla collaborazione di artisti noti e cittadini per la creazione di un’opera collettiva. Le opere collettive prodotte verranno poi diffuse attraverso l’affissione, secondo varie modalità (tra cui anche delle mongolfiere), in almeno sei Paesi europei.
In Belgio il progetto sarà portato avanti da SMartBe e da Vénerie. SMartBe, coordinatore ammini- strativo di LAP (Les Ateliers Partage), è un’associazione che propone servizi di tipo amministrativo e logistico per artisti e che si occuperà della gestione e produzione dei vari progetti culturali. La Vénerie, un centro culturale che si occupa di formazione e diffusione dell’arte e dell’organizzazione di un festival d’arte di strada, istituirà degli ateliers di fotografia per famiglie, rappresentative di tutte le classi sociali, sul tema dell’ambiente.
In Francia nell’ambito di Couverture vivante – un’esposizione collettiva internazionale costituita da opere su tessuto confezionate da donne di tutto il mondo – saranno organizzati 20 ateliers destinati alle donne di Parigi e delle sue banlieue.
In Italia il progetto LAP sarà portato avanti dalla cooperativa Lai-momo. Per il progetto LAP realizzerà laboratori artistici per la creazione ed esposizione di un’opera collettiva nell’ambito del programma di sviluppo sociale e culturale che Lai-momo da due anni conduce per la popolazione immigrata presso Calderara di Reno (Bologna); una rete mediatica per diffondere le informazioni sul progetto; un sito Internet; la pubblicazione e la diffusione di un kit di presentazione in francese, italiano e rumeno.
Per aquistare on line il N. 69-70 di Africa e Mediterraneo, conoscere o acquistare i numeri precedenti, sottoscrivere un abbonamento vai al sito di Lai-momo, l’editore.
Parole chiave : Arte, N69-70
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Evento: Liv’n’ Direct- Unleashing Creativity.
Dove: National Art Gallery of Zimbabwe.
Quando: 25 maggio 2010.
Informazioni: La National Art Gallery of Zimbabwe organizza un’esposizione e una competizione d’opere d’arte, alla quale parteciperanno più di 300 artisti provenienti da ogni angolo dello Zimbabwe. Nella giuria sarà presente l’artista spagnolo Darío Basso, che avrà inoltre, l’occasione di presentare uno dei suoi lavori, dal titolo “Húmedo”. Info.
Parole chiave : Agenda Cultura maggio 2010, Arte, Competizione, Esposizione
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06 maggio 2010
21-23/05/2010- Chimanimani Arts Festival in Zimbabwe
Evento: Chimanimani Arts Festival.
Dove: Chimanimani, Zimbabwe.
Quando: Dal 21 al 23 maggio 2010.
Informazioni: Pa lo Q’Sea, in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna e con “Espana Cooperacion Cultural Exterior “, organizza il festival annuale d’arte di Chimanimani. Il tema del 2010 è “Youth and Culture in Harmony”. E’ un evento culturale a 360 gradi in cui sono previste esposizioni, spettacoli di danza e teatro, concerti musicali e dibattiti. Sarà inoltre, un occasione di incontro e scambio per le popolazioni locali e rurali che avranno modo di presentare al pubblico le proprie tradizioni e i propri prodotti. Info.