28 marzo 2013

L’Africa alla Bologna Children’s Book Fair 2013

Anche quest’anno l’Africa è presente alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, il più importante appuntamento internazionale per i professionisti dell’editoria per ragazzi, che si chiude oggi.

Gli operatori osservano lunghissime pareti ricoperte di biglietti di illustratori e autori che cercano contatti e occasioni di lavoro

La fiera fa sempre impressione per la quantità e varietà di presenze e proposte: non solo editori e agenti letterari, ma anche illustratori, autori, editor, traduttori, bibliotecari, librai… Gli editori africani di solito partecipano grazie a contributi degli Stati o della cooperazione internazionale in uno stand collettivo. Quest’anno l’Alliance internationale des éditeurs Indépendants  (http://www.alliance-editeurs.org/) ha organizzato in partenariato con la Children’s Bookfair un atelier di formazione che ha riunito diversi editori africani a Bologna dal 23 al 27 marzo.

In fiera abbiamo incontrato le case editrici presenti che ci hanno raccontato le loro attività, con le difficoltà e i successi, e l’esperienza presso la fiera Bolognese.

Tutti erano molto soddisfatti dell’atelier, in cui sono state presentate da parte di esperti alcune fasi della filiera del libro, in particolare quelle legate all’evento a cui stavano partecipando e cioè acquisto e vendita di diritti e presenza a fiere internazionali, regole editoriali nella produzione dei libri in vista dell’accesso a mercati esteri.

Ecco gli editori presenti allo stand collettivo. Éditions Ruisseaux d’Afrique (Benin), di Beatrice Lalinon Gbado, la casa editrice dell’Africa Occidentale più strutturata e collegata internazionalmente, con pubblicazioni di ottima qualità. Éditions Bakame, fondata in Rwanda dopo il genocidio, che pubblica in francese e kinyarwanda. La fondatrice, Agnès Gyr, ha partecipato anche al convegno Multiculturalism in children’s books: difference in translation, con editori e agenti letterari da Brasile, Francia e Regno Unito.

Éditions Donniya, del Mali, una struttura che oltre ai libri scolastici pubblica storie per ragazzi in francese e bambara sulla storia africana precoloniale, come l’epopea di Sundjata.

Éditions Jeunes malgaches, librai di Antananarivo che dal 2004 si lanciati nelle pubblicazioni in malgascio e che sono impegnati anche nella promozione della lettura con biblioteche itineranti.

Erano presenti anche le Éditions Eburnie della Costa d’Avorio, le Éditions Ago, del Togo, e Pallas, casa editrice brasiliana che pubblica libri per l’infanzia sulle radici africane del Brasile e che ha venduto due delle sue storie “africane” ai beninesi di Ruisseaux d’Afrique (i flussi dell’intercultura sono sempre sorprendenti).

Partecipa autonomamente alla fiera anche la casa editrice sudafricana Fantasi, presente con un ricco catalogo di diritti.

Lucy Stuart Clark, Table Mountain's Holiday. Un enorme dinosauro sta facendo il bagno nel mare di Cape Town, tra surfisti e balene... chissà cosa succede nel seguito della storia?.

Da ultimo, nell’Esposizione internazionale degli illustratori, uno dei più grandi e prestigiosi concorsi internazionali del settore, è stata selezionata tra i 77 autori (tra 3147 illustratori partecipanti da 64 paesi) la sudafricana Lucy Stuart-Clark, che viene dal Department of Visual Arts della Stellenbosch University, punto di riferimento per l’arte e il fumetto sudafricani contemporanei.

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21 marzo 2013

Un calcio al razzismo: 21 marzo Giornata contro la discriminazione razziale

Il 3 gennaio si giocava un’amichevole di calcio a Busto Arsizio: Pro-Patria, la squadra locale, contro Milan.  A un certo punto Kevin Boateng, disgustato dagli insulti razzisti dei tifosi locali, tirò una pallonata verso il pubblico, si levò la maglia e se ne andò. La notizia fece il giro del mondo.

Oggi Kevin Boateng è stato invitato a parlare alla sede dell’ONU a Ginevra in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali. Ha detto parole di circostanza, un po’ prevedibili. Ma tutti sanno che il discorso più significativo lo ha fatto tirando quel calcio e rifiutandosi categoricamente di continuare la partita, dimostrando che non si può accettare di “esibirsi” mentre alcune (sì, anche se solo alcune) persone pronunciano liberamente parole razziste.

Questo gesto mi ha ricordato un altro momento di questa forse utopica marcia verso “l’eliminazione delle discriminazioni razziali”: la premiazione degli statunitensi Tommie Smith e John Carlos e dell’australiano Peter Norman durante le Olimpiadi di Città del Messico del ’68.  Ascoltando l’inno nazionale a testa bassa, Smith e Carlos alzarono il pugno avvolto in un guanto nero a sostegno del movimento denominato Olympic Project for Human Rights (Progetto olimpico per i diritti umani). Subirono sanzioni e critiche per quella coraggiosa protesta. Come quella di Boateng, una protesta scorretta secondo i regolamenti sportivi, ma capace di colpire l’immaginazione come solo lo sport a volte riesce a fare.

Smith aveva battuto il record del mondo dei 200 metri, scendendo per la prima volta sotto i 20 secondi (19″ 83). Il suo record rimase imbattuto per 11 anni, finché nel 1979 Pietro Mennea scese a 19″ 72 sempre a Città del Messico. Mennea, che se ne è andato oggi.

Boateng lascia il campo della partita Milan-ProPatria disgustato dagli insulti razzisti del pubblico

La protesta di Smith e Carlos alle olimpiadi di Città del Messico nel 1968

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20 marzo 2013

“Non sono numeri”: il Dossier Statistico Immigrazione incontra chi opera con gli immigrati nel distretto di San Pietro in Casale

Sabato 23 marzo avrà luogo presso il Centro sociale ricreativo “E. Faccioli” di San Pietro in Casale la conferenza “Non sono numeri”, occasione per conoscere il nuovo “Dossier Statistico Immigrazione 2012 Caritas/Migrantes”, punto di riferimento per quanto riguarda il tema dell’immigrazione.

La presenza di esperti come Vladimiro Longhi, Andrea Stuppini e Franco Pittau unita alle testimonianze degli operatori delle Caritas locali darà l’occasione al pubblico del Distretto Pianura Est di approfondire e arricchire le proprie informazioni sul tema.

L’iniziativa è realizzata con il contributo di UNAR e della Regione Emilia-Romagna, organizzata all’interno della “Settimana per il dialogo interculturale contro il razzismo e tutte le discriminazioni 2013”, promossa dalla Provincia di Bologna.

Leggi il programma completo: Invito San Pietro in Casale 23 mar. Dossier 2012

A tutti i partecipanti saranno distribuite gratuitamente alcune pubblicazioni di Idos: Quaderno Unar – I diritti degli immigrati in un contesto interculturale, Scheda riassuntiva del Dossier 2012, Dossier Statistico Immigrazione 2011, Rapporto Italiani nel Mondo 2012.

Per informazioni sull’organizzazione di presentazioni del Dossier Immigrazione Caritas/Migrantes in Emilia Romagna contattare:

Cooperativa Lai-momo 051 840166 t.di.federico@laimomo.it

o il Distretto pianidizona@comune.san-pietro-in-casale.bo.it

(immagine di Peter Haden)

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11 marzo 2013

Giornata della donna: al Cairo è stata festeggiata così

Avere la carta d’identità è un fatto ovvio per noi, ma non lo è per tante donne del Sud del mondo, i cui diritti sono così fragili e disconosciuti da rendere la loro identità legale una conquista.
L’Unione europea e l’agenzia UN Women per la uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne hanno organizzato al Cairo la proiezione del documentario “Your ID, Your Rights” (la tua Carta d’Identità, i tuoi diritti).
Si tratta di un progetto di tre anni che punta ad attribuire 2 milioni di Carte di Identità a donne che vivono in aree rurali e marginalizzate, e assicurare in questo modo i loro diritti basilari come cittadine durante la trasformazione democratica in Egitto.
Il video “Your ID, Your Rights” sottolinea l’impatto dell’iniziativa, mostrando come le donne nei villaggi del governatorato di Qalyoubia comprendono i benefici che possono ottenere, e si mettono in fila per fare la foto.
Due settimane dopo, le donne tornano per ricevere la Carta d’Identità. Una donna afferma che senza questo documento, sente semplicemente di non esistere. La CI migliora la situazione delle donne socialmente, economicamente e politicamente.
Si sentono più sicure e protette, dicono nelle interviste. Inoltre, possono ottenere l’accesso ai servizi pubblici, ottenere prestiti nei programmi di microcredito e iniziare piccole attività economiche, possedere e vendere terra, reclamare la pensione del marito deceduto e la sua eredità. Infine, la CI permette loro di votare nelle elezioni.
L’iniziativa lavora in quattro governatorati: Qalyoubia, Giza, Sohag e Assuit, dove più di 150.000 donne hanno compilato i documenti di registrazione e 117.000.
Su Youtube potete vedere il documentario, di 8 minuti, e vedere tanti sorrisi di speranza delle donne che ricevono la carta di identità in un villaggio del governatorato di Qalyoubeya.

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08 marzo 2013

Cittadinanza ai senegalesi di Firenze: vittoria!

In questa Italia in cui la politica è paralizzata, in cui i disoccupati sono aumentati di 110.000 unità nel mese di gennaio (ISTAT), in cui bruciano i musei della scienza, arrivano ogni tanto notizie positive che consolano… è notizia degli ultimi giorni, infatti, che il Consiglio dei Ministri ha conferito la cittadinanza italiana ai senegalesi sopravvissuti al raid del fanatico razzista Gianluca Casseri.

Era il 13 dicembre 2011 quando a Firenze Modou Samb e Mor Diop vennero assassinati e Sougou Mor, Mbengue Cheike e Moustapha Dieng furono gravemente feriti durante l’attacco armato di Casseri.

“La concessione della cittadinanza – spiega il Consiglio dei Ministri – rappresenta un gesto di doveroso riconoscimento e di concreta solidarietà”.

Obiettivo che è stato possibile anche grazie alla grande mobilitazione sociale e alla petizione di Change.org!

(Foto di Aurelio Merenda)

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01 marzo 2013

Primo Marzo 2013 – 24h senza di noi. La giornata senza immigrati.

Quella di oggi è la quarta edizione della giornata del “Primo Marzo – 24h senza di noi. La giornata senza immigrati”, sicuramente un importante momento di impegno e di lotta contro sfruttamento e razzismo in Italia.
In tutta la Penisola si terranno incontri, dibattiti, convegni e presentazioni per ricordare a tutti la fondamentale importanza degli stranieri e del loro lavoro per il nostro Paese: autoctoni e immigrati uniti per affermare la dignità di tutti gli esseri umani, il diritto alla libera circolazione e il valore di una società sempre più meticcia.

Il primo sciopero degli stranieri, avvenuto nel 2010, ha segnato un passo importante nella lotta per i diritti dei migranti e per il riconoscimento del carattere multiculturale della nostra società. Da allora, sono nati in tutta Italia tanti comitati Primo Marzo che in questi quattro anni sono riusciti a coinvolgere associazionismo, politica ed istituzioni.

La Rete Primo Marzo chiede in particolare:

– Il diritto alla libera circolazione di tutti e di tutte e il riconoscimento del diritto a poter scegliere il luogo in cui vivere;
– Una legge organica sull’asilo politico e la proroga dell’emergenza Nord Africa fino a che tutti i profughi abbiano concluso l’iter per la richiesta d’asilo e monitorando l’attivazione di un serio percorso per l’inserimento sociale;
– Una nuova legislazione in materia di immigrazione che abroghi la Bossi-Fini e i decreti sicurezza, cancellando il contratto di soggiorno e riconoscendo diritti effettivi e dignità piena ai migranti;
– La chiusura di tutti i CIE e la cancellazione definitiva del reato di clandestinità;
– La cittadinanza per tutti i figli di migranti nati o cresciuti in Italia. Il diritto di voto amministrativo per gli stranieri residenti.

Sul sito di Corriere Immigrazione tutti gli eventi organizzati in tutta Italia per celebrare questa importante giornata.
Dallo stesso sito è possibile scaricare il programma completo della Giornata Nazionale del Migrante.

Sull’argomento segnaliamo anche l’ultimo numero della rivista Africa e Mediterraneo (77) “Rifugiati: l’Emergenza Nord Africa in Italia”, che si è occupata proprio di tali tematiche.

(L’immagine è stata scattata da Gigi C. il 1 marzo 2010 durante la manifestazione di Torino)

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