L’associazione Africa e Mediterraneo comunica ufficialmente l’avvio della sesta edizione del Premio Africa e Mediterraneo per il miglior fumetto inedito di autore africano 2011-2013.
La scadenza per la presentazione delle opere è prevista per il 15 novembre 2012.
Il premio giunto alla sua sesta edizione si rivolge a fumettisti africani che vivono in Africa o nel resto del mondo e che attraverso la tecnica del fumetto vogliono raccontare storie, disegnare le condizioni di vita in Africa, denunciare la mancanza di diritti, descrivere le condizioni dell’immigrazione o liberare la propria fantasia e creatività.
Il premio si divide in tre sezioni:
- Fumetto su cibo e sovranità alimentare;
- Fumetto su Internet e Social network in Africa;
- Fumetto soggetto libero.
La sezione “cibo e sovranità alimentare” accoglierà fumetti legati ai concetti di diversità alimentare e sicurezza nutrizionale, all’agricoltura sostenibile, così come spunti di riflessione sulle principali tematiche ambientali, come il risparmio energetico, il problema delle risorse idriche e l’impoverimento delle risorse naturali; la sezione “Internet e Social network in Africa” comprende fumetti legati allo sviluppo delle nuove tecnologie di comunicazione e della loro diffusione nella società contemporanea, soprattutto in relazione al ruolo chiave assunto dai social network (facebook, twitter, youtube) e al legame tra questi e le nuove forme di partecipazione giovanile (basti pensare alle azioni di protesta nella “primavera araba” o alla diffusione delle informazioni sia all’interno che all’esterno dei paesi); “soggetto libero” riguarda fumetti con soggetto a libera scelta dell’autore.
Le opere in originale dovranno pervenire all’associazione entro il 15 novembre 2012, in formato cartaceo via posta ordinaria, corredata dal modulo d’iscrizione scaricabile insieme al regolamento completo su www.africacomics.net.
Il Premio Africa e Mediterraneo è finanziato dalla Regione Piemonte - Africa Comics 2011-2013 – det. Dir. N. 51 del 20 gennaio 2012
Sponsorizzato da by design srl
Per maggiori informazioni www.africacomics.net
Parole chiave : africa comics, Fumetto, modulo iscrizione, premio, regione piemonte, regolamento, sesta edizione, social network, soggetto libero, sovranità alimentare
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Oggi, 20 giugno 2012, si celebra la Giornata mondiale del Rifugiato, promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, con l’obiettivo di fare conoscere la situazione in cui si trovano a vivere milioni di persone. “Una sola famiglia distrutta dalla guerra è già troppo” è lo slogan della Giornata, che viene celebrata quest’anno in Italia da decine di enti locali, organizzazioni non governative e associazioni.
Nel 201 il numero di persone diventate rifugiate è stato il più alto dal 2000. È quanto emerge dal rapporto annuale appena pubblicato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Nella pubblicazione “2011 Global Trends” l’UNHCR presenta informazioni e dati dettagliati sulla portata delle migrazioni forzate provocate da una serie di gravi crisi umanitarie, cominciate alla fine del 2010 in Costa d’Avorio e seguite da altre in Libia, Somalia, Sudan e altri paesi. Complessivamente 4,3 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie aree d’origine, 800.000 delle quali attraversando il confine dei propri stati e diventando rifugiati.
“Il 2011 ha visto sofferenze di dimensioni memorabili. Il fatto che così tante vite siano state sconvolte in un periodo di tempo così breve implica enormi costi personali per tutti coloro che ne sono stati colpiti” ha dichiarato António Guterres, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati a capo dell’UNHCR.
In Italia, secondo la Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo, nel 2011 ci sono state 37350 domande d’asilo, di cui più di 28500 di persone provenienti dall’Africa.
Riguardo a tutto questo, un pensiero particolare va ai bambini, coinvolti in sofferenze, fatiche, disagi di cui spesso non capiscono bene la causa. Bisogna fare il possibile per l’accoglienza e l’integrazione di questi bimbi a cui è toccata una cattiva sorte, affinché ci sia per loro un po’ di giustizia e riescano ad avere quella parte di felicità a cui ogni bimbo ha diritto.
Un altro pensiero va alle donne, per loro pubblichiamo questa poesia di Lewis Nkosi, scrittore sudafricano legato alla rivista Drum e costretto a fuggire dal proprio Paese allora dominato dal regime dell’Apartheid, nella traduzione di Antonio Dalla Libera
Donna rifugiata
Donna rifugiata
Donna rifugiata!
Donna senza nome, terra, amici,
donna il cui nome è Miseria,
fiore certamente perituro!
Uomini ti hanno vista in Giudea
raggomitolata in un letto di paglia
nell’attesa di dar vita a un bimbo in una greppia,
o pronta nel fuggire ai tremendi soldati di Re Erode;
una volta ti videro scappare alle bombe in
Corea, a Hiroshima e Dresda;
una volta metterti al riparo di pianta in pianta in Vietnam ma –
sempre con un bimbo in braccio!
sempre, quel grido smorzato in gola,
affamata, assetata, consunta come una scorza secca,
accampata, bivaccata, al freddo e sola, stuprata o abbandonata,
gli occhi negati alla luce di ogni cielo.
Una volta ti vidi a Soweto,
arrabbiata come una chioccia arrabbiata,
mettere al riparo i bambini minacciati da pallottole vaganti;
poi, non ti vidi più rifugiata, ma rifugio
di tutta l’infanzia miserabile del mondo.
Oh, Donna Rifugiata!
Madre, zia, sorella,
antenata – donna Rifugiata!
accogli quest’altro bambino nelle tue forti e salde braccia!
Questa poesia è pubblicata nel numero 75 di Africa e Mediterraneo dedicato a Lewis Nkosi
Parole chiave : Giornata Mondiale del Rifugiato, Lewis Nkosi
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19 giugno 2012
“Destini incrociati”. La prima rassegna di teatro in carcere
Dal 20 al 23 giugno, in Toscana, si terrà la prima rassegna di teatro in carcere dal titolo “Destini incrociati”, sotto la direzione artistica di Gianfranco Capitta, Sergio Givone, Vito Minoia e Valeria Ottolenghi.
L’iniziativa, realizzata dal Coordinamento Nazionale teatro in carcere e dal Teatro Popolare d’Arte in collaborazione con la Regione Toscana e la Fondazione Sistema Toscana e con il patrocinio del Ministero della Giustizia e del Ministero dei Beni Culturali, intende creare occasioni di confronto e qualificazione del movimento teatrale sorto all’interno delle carceri.
Nel corso della rassegna, sarà possibile assistere a spettacoli, conferenze, mostre e convegni che daranno risonanza alla funzione riabilitativa del carcere, con l’obiettivo di valorizzare l’originalità e l’importanza sociale che il teatro può avere soprattutto in un momento in cui le crescenti difficoltà economiche rischiano di aggravare i problemi degli istituti di pena.
Sulla scia dei movimenti culturali degli anni Sessanta, che hanno contribuito a portare fuori la rappresentazione teatrale dagli spazi canonici, l’iniziativa intende fornire un’occasione per riflettere sulla detenzione attraverso l’occhio critico dell’attore e dello spettatore, restituendo al teatro la sua dimensione sociale.
Gli spettacoli, frutto dei laboratori realizzati con i detenuti, andranno in scena nelle carceri di Sollicciano di Firenze e La Dogaia di Prato. I convegni, le conferenze e le mostre saranno invece ospitati al Teatro delle Arti di Lastra a Signa e a Montelupo.
Al festival sarà possibile acquistare l’ultimo numero di Africa e Mediterraneo, in cui è contenuto un articolo di Vito Minoia su un’esperienza di teatro in carcere, a cui è dedicata anche la foto di copertina: Marco Cavallo, la scultura realizzata dai pazienti di Franco Basaglia e portata in corteo nella città di Trieste entra nel carcere di Pesaro accompagnata dai ragazzi delle scuole medie.
Parole chiave : Africa e Mediterraneo, Carceri, Fondazione Sistema Toscana, Gianfranco Capitta, Marco Cavallo, Regione Toscana, Sergio Givone, Teatro Popolare d'Arte, Valeria Ottolenghi, Vito Minoia
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