11 marzo 2010

11/03/2010- Conferenza sulle donne migranti a Bentivoglio (BO)

Evento: Per parlare con te.

Dove: Bentivoglio (BO), Biblioteca Comunale Palazzo Rosso.

Quando: 11 marzo 2010, ore 9,30.

Informazioni: Conferenza per fare il punto su 5 anni di esperienze di contatti e scambi nel territorio della provincia est bolognese tra le donne immigrate e le donne native. Interverranno inoltre, Silvia Festi di Laimomo, coordinatrice del progetto Punto Migranti della Pianura Est.

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09 marzo 2010

12/03/2010 – “Facce da straniero” l’immigrazione fotografata

imm_7-8Evento: Facce da straniero.

Dove: Torino, Museo Regionale di Scienze Naturali.

Quando: Dal 12 marzo al 18 maggio 2010.

Informazioni: Manifestazione che nasce come risultato di un progetto di ricerca sull’immigrazione in Italia e che vuole raccontare attraverso l’arte fotografica, 30 anni di storia del fenomeno migratorio sul territorio italiano. Info.

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09 marzo 2010

9-13/03/2010- Festival della scrittura internazionale a Durban

Evento: 13th Time of the Writer Festival.

Dove: Durban (Sudafrica).

Quando: Dal 9 al 13 marzo 2010.

Informazioni: Il “Centre for Creative Arts” dell’Università di KwaZulu- Natal, organizza a marzo un festival per promuovere l’arte della scrittura. Saranno giorni di intensa attività in cui ci saranno incontri tra scrittori provenienti da diversi Paesi del mondo e gli studenti, eventi musicali, dibattiti e work-shops in cui si spiega come nasce un libro. Una manifestazione a tutto tondo, in cui la scrittura gioca il suo ruolo da protagonista. Info.

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05 marzo 2010

Una speranza per i laureati italiani disoccupati

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Durante il viaggio-studio organizzato da Caritas Migrantes a Capoverde abbiamo incontrato un italiano immigrato in quel Paese da 5 anni. Jacopo è un giovane trentenne che si è trasferito a Capoverde a 27 anni dopo che i suoi amici come regalo di laurea gli avevano comprato un biglietto di sola andata. Non è partito proprio al buio. Un amico del padre aveva un ristorante nella capitale Praha, quindi aveva un appoggio lavorativo. Poi però ha avuto la fortuna di trovare un posto come sociologo (il mestiere per cui aveva studiato) in un progetto dell’ONU per il parco naturale di Serra Malagueta al centro dell’isola di Santiago. Qui ha lavorato per tre anni, a contatto con la popolazione locale. Si è fidanzato con una capoverdiana e ha un figlio di un anno e mezzo.
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Ora lavora in un progetto di una ong locale finanziato dalla cooperazione spagnola per i bimbi di strada nel quartiere popolare di Safende a Praha. Fanno doposcuola e attività ricreative per i bambini e formazione professionale per i giovani in ambito artigianale, in un centro sociale aperto da due anni.

Jacopo si è integrato bene nella famiglia della compagna, ma non ha amicizie profonde con coetanei capoverdiani. Di italiani a Praha ne conosce un po’ ma dice che non c’è un grande senso di comunita.

“Torno ogni anno in Italia” ha detto, “La considero un Paese fantastico e meraviglioso… per andarci in vacanza. Se dovessi tornare lì a lavorare non saprei dove sbattere la testa. I miei compagni di università rimasti in Italia arrancano tutti. Io invece mi considero fortunato, anche se gli stipendi non sono eccezionali, ho sempre avuto ruoli di responsabilità e questo mi gratifica molto”.

Delfina Licata del Dossier Caritas/Migrantes ci ha esposto alcuni dati sul fenomeno dell’emigrazione italiana all’estero. L’Italia è il Paese industrializzato con la più grande diaspora di emigranti.
Sono circa 4 milioni gli iscritti all’AIRE (Associazione Italiana Residenti all’Estero).
Il primo Paese in cui si emigra è la Germania. I grandi flussi partono dal Sud Italia, mentre un tempo erano dal Nord. La Sicilia è la prima regione da cui si parte.
Per quanto riguarda l’emigrazione verso l’Africa, gli italiani sono presenti soprattutto in Sudafrica (29.742), poi in Egitto (3600), Tunisia, Marocco, Kenya.
Il 53% degli italiani all’estero è nubile/celibe: è un’emigrazione giovane.

Insomma, vista la disoccupazione giovanile al 26,8% a gennaio 2010 in Italia (ISTAT), non è che l’emigrazione in Africa può essere una speranza per il laureati italiani?

[Foto dall’alto verso il basso: Cidade Velha, l’antica capitale dell’Isola di Santiago, giovani nella piazza di Cidade Velha.]

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04 marzo 2010

16-21/3/2010 – “Africa nel pallone”, mostra fotografica sul calcio africano a Milano

Evento: “L’Africa nel pallone”, mostra realizzata dalla rivista “Africa. Missione e cultura” in collaborazione con il Festival del Cinema Africano.posterino-web1

Dove: Milano presso il Festival Center.

Quando: dal 16 al 21 Marzo (Inaugurazione 16 Marzo h18.30).

Informazioni: Alla vigilia dei Mondiali in Sudafrica, venti fotografi scendono in campo per svelare sogni e illusioni di un continente che si gioca il futuro.
Per info:
Africa. Missione e cultura
africa@ padribianchi.it
tel. 0363 44726

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03 marzo 2010

3/3/10 – Bologna. Cattani incontra gli alunni del LAB di Fumetto del progetto Approdi


Evento: Incontro conclusivo del nostro progetto “Approdi. Percorsi generazionali a confronto” in compagnia del fumettista Francesco Cattani.

Dove: Atrio IsArt via Marchetti, 22 – Bologna.

Quando: Giovedì 4 Marzo 2010 h 10.30 – 11.30.

Informazioni: In occasione dell’incontro, sarà allestita un’esposizione con le tavole realizzate dai ragazzi durante i laboratori di fumetto tenuti nel 2009 all’Istituto superiore artistico di Bologna dal fumettista Francesco Cattani presente all’incontro. Ai ragazzi che hanno partecipato ai laboratori o agli incontri, sarà consegnata una copia della pubblicazione “Bestiario metropolitano” che raccoglie i lavori realizzati nell’ambito dei laboratori di scrittura creativa e fumetto.
Questo laboratorio, promosso dall’associazione Africa e Mediterraneo, nell’ambito del progetto Sei Più, è stato possibile grazie al finanziamento della Fondazione del Monte.
Per informazioni, contattateci!

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01 marzo 2010

Una piazza, l’oceano e un collegamento wireless

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Dal 20 al 25 febbraio 2010 si è svolto a Praia, capitale di Capo Verde, l’annuale viaggio-studio organizzato dal Coordinamento Dossier Statistico Caritas/Migrantes.
I redattori del Dossier assieme ai responsabili dei capitoli regionali e ad altre associazioni e istituzioni invitate (tra cui Africa e Mediterraneo) si sono trasferiti nell’Isola di Santiago per studiare vari aspetti dell’immigrazione, con un focus particolare sull’immigrazione africana in Italia e sull’emigrazione italiana verso l’Africa.

Sono stati 4 giorni molto intensi, in cui ogni partecipante ha svolto una relazione per gli altri, il tutto completato da incontri con rappresentanti di istituzioni del Paese e testimonianze della società civile. Il tutto coordinato da Franco Pittau e con l’organizzazione in loco di Maria De Lourdes Jesus, giornalista capoverdiana che ha vissuto 30 anni in Italia e ora ha deciso di tornare a vivere nella sua isola di Santo Antao.

La mia relazione si intitolava “Artisti che abitano nel viaggio” (vedi in fondo articolo) ed era incentrata sul tema della migrazione e dell’identità nella biografia e nell’arte di alcuni artisti visivi di origine africana.

Il convegno si è tenuto nel rettorato dell’Università di Capo Verde, fondata solo nel 2006 ma che ambisce a crescere con progetti e partenariati internazionali (come ha detto il rettore António Correia e Silva nel discorso di benvenuto e apertura del campus.)

Davanti all’università c’è la piazza António Lereno, una bella piazzetta con alberi bassi, il selciato in pietra scura, le panchine e alcune signore che vendono caramelle e bevande. La sorpresa è stato vedere tanti ragazzi e ragazze in piazza con il computer portatile sulle ginocchia a… navigare in Internet. Questo luogo, così come la piazza principale di Praha, è dotato di collegamento wireless gratuito, e lì si mettono i ragazzi a navigare e studiare.

E lì siamo stati anche noi durante le pause dei lavori, per mandare file, controllare la posta e parlare attraverso Skype. Non era male lavorare in quella piazzetta, con il sole, l’arietta che arrivava dall’oceano di là dalla strada, il cyber caffè Sofia con i tavolini e gli ombrelloni. Durante il convegno abbiamo incontrato diversi emigranti capoverdiani rientrati dall’Italia e gli italiani che hanno deciso di emigrare a Capo Verde e il commento di tutti era: sono loro che hanno capito tutto.

[Foto, dall’alto verso il basso: Franco Pittau (in piedi), Pietro Pinto (seduto); sala del convegno; la piazzetta António Lereno a Praia]

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