10 luglio 2009

Obama va in Africa

Oggi Obama va in Africa. Io sono nel gruppo di quelli che ancora si entusiamano per lui, insomma non mi ha ancora deluso. Se devo dire la verità, in questi giorni ha fatto un po’ troppi sorrisi al padrone di casa del G8. Ma bisogna sempre pensare a chi c’era prima, e a cosa ha combinato.

Quindi, mi sembra bello godermi la prima visita in Africa di un Presidente di origine africana (Obama è un americano di origine immigrata di seconda generazione! Se Maroni ci pensa un attimo su, lo espelle).

Segnalo due articoli interessanti. Uno di Giovanni Carbone sul nuovo ottimo sito di informazioni sull’Africa, Afronline. Carbone si chiede perché Obama abbia scelto il Ghana, che non ha petrolio e demograficamente non è molto importante. Si risponde che praticamente, dovendo avere un partner simbolico dal punto di vista della rispettabilità democratica e del rilancio economico, non c’era molta scelta. Le elezioni presidenziali di dicembre 2008 si sono svolte democraticamente: dopo due mandati, John Kufuor ha deciso di rispettare la Costituzione e di ritirarsi. Il candidato dell’opposizione, John Atta Mills, ha vinto per pochi voti, e il partito al governo ha riconosciuto questa vittoria. Una situazione che in Africa è rara, basti pensare a quanto successo alle ultime elezioni in Zimbabwe e in Kenya.

Un altro articolo che fa il punto sulla visita lo si trova su Nigrizia. Loro mettono in evidenza un altro motivo secondo me importante nel determinare la scelta del Ghana. E’ un paese simbolo della tratta degli schiavi e la diaspora africana residente negli Stati Uniti lo ha recentemente scoperto come luogo per il cosiddetto “turismo delle origini”.

Tanto che nel 2006 hanno rinominato il ministero del turismo “Ministry of Tourism and Diaspora Relations” e nei depliant turistici, oltre alle bellezze naturali e alla “cultura tradizionale”, si nomina sempre la “tratta negriera”. Obama visiterà Cape Coast, antica capitale e scalo delle navi schiaviste, da dove migliaia di africani sono stati portati nelle Americhe.

Nel nostro ultimo numero 65-66 su Africa: turismo e patrimonio c’è un interessante articolo di Gaia Delpino dal titolo “Il turismo delle origini. Esperienze di incontro con la diaspora nera in Ghana”.

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