Lavoro: dopo anni monopolizzati dal tema degli sbarchi e della gestione dell’accoglienza, un nuovo tema – concreto, positivo, “normale” – ha sempre più rilevanza nel dibattito sulla migrazione in Europa. Per chi arriva, integrarsi nel tessuto lavorativo rappresenta la possibilità di contribuire alla vita economica e sociale del Paese ospitante e al tempo stesso di ricostruire una vita autonoma.
Il dossier n. 88 di Africa e Mediterraneo è dedicato all’integrazione lavorativa di migranti e richiedenti asilo, affrontata nei suoi aspetti economici, sociali, politici, grazie ai contributi di docenti e specialisti del settore. Tra gli spunti proposti: un focus sulle attuali politiche europee in materia di lavoro, l’analisi dei casi concreti dell’Italia e della Svezia, un approfondimento sulle discriminazioni, il tema complesso del riconoscimento delle qualifiche e dei titoli di studio.
Dai dati e dalle evidenze scientifiche emerge la necessità di strutturare azioni più a lungo termine, finalizzate a un’integrazione rapida e senza restrizioni nel mercato del lavoro europeo, puntando su istruzione, formazione, percorsi strutturati. Un’integrazione che, considerati l’invecchiamento demografico degli Stati membri e le carenze di manodopera, può rivelarsi un investimento nel futuro per le stesse società di accoglienza.
SOMMARIO
Articoli Creative Commons
• Sandra Federici, “Editoriale. Lavoro, integrazione, normalità”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 1-3
• Alessio J. G. Brown, “Labour Market Integration of Migrantsin the European Union”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 7-12
• Bernd Parusel, “The European Migration Policy Crisis and the Need for Circular Migration and Immigration Status Changes”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp.13-17
• Chiara Monti, “Promising Developments in the Labour Market Integration of Asylum Seekers and Refugees in the EU”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 18-25
• Ojeaku Nwabuzo, “Labour Market Integration/Discrimination in the EU with a Focus on Migrant Women”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 26-29
• Alessia Lefébure, “La reconnaissance des qualifications, des diplômes et des compétences en Europe: une étape importante vers l’intégration socioéconomique des réfugiés”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 30-33
• Eloïse Chopin, Antoine Inglebert-Frydman, Lionel Pourtau, “Concilier intégration culturelle et insertion professionnelle des réfugiés grâce aux Industries culturelles et créatives: une comparaison entre la France, l’Allemagne et l’Italie”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 34-41
• Giorgia Gruppioni, “Il riconoscimento dei titoli di studio esteri in Italia: un percorso a ostacoli?”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 42-47
• Caroline Tovatt, “The Integration of Migrants and Asylum Seekers into the Labour Market: the Case of Sweden”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 48-53
• Sofia Vilarinho, “African Immigrant Tailors in Lisbon – An Approach To (Co)learning”, in «Africa e Mediterraneo», vol.27, n. 88, 2018, pp. 54-59
• Annavittoria Sarli, Pierre Georges Van Wolleghem, “The Integration of Migrants and Asylum Seekers into the Labour Market: the Case of Italy”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 60-65
• Paola Lacarpia, “Le frontiere del corpo: il velo e l’identità femminile delle giovani generazioni”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n. 88, 2018, pp. 90-96
• Piergiorgio Degli Esposti, Giuseppe Losacco, “I ragazzi del coro Nativi Musicali”, in «Africa e Mediterraneo», vol. 27, n.88, 2018, pp. 97-101