Shores

Stories from across the sea

Cosa?

Mentre i mass media rappresentano la migrazione attraverso immagini spesso collegate alla paura e alla sofferenza, il progetto Shores intende raccontare questo fenomeno in modo diverso. Partendo dalle storie individuali di migranti che ormai vivono in Italia e di giovani che sognano l’Europa dalla Tunisia, Shores propone di incrociare gli sguardi di quattro artisti originari delle due sponde del Mediterraneo per offrire al pubblico due piccoli reportage in tecnica mista fumetto-fotografia.

Come?

Shores è un progetto di cooperazione artistica tra Africa e Mediterraneo e l’associazione tunisina Fanni Raghman Anni finanziato dal programma internazionale Tandem Shaml promosso dalla fondazione MitOst (Berlino), Culture Resource (Regione araba) e dalla European Cultural Foundation (Amsterdam).

Il progetto prevede una prima fase di investigazione e co-creazione che si svolge a Bologna. Un fotografo tunisino e una fumettista italiana incontrano, insieme ai coordinatori del progetto, alcuni richiedenti asilo che vivono sul territorio della città metropolitana di Bologna in occasione di attività formative, creative e conviviali del loro quotidiano come i corsi di italiano o laboratori artistici. A partire da questi incontri, gli artisti lavorano insieme per realizzare un piccolo reportage in tecnica mista fumetto-fotografia sull’integrazione e il dialogo interculturale.

La seconda fase del progetto si svolge sulla stessa struttura in Tunisia: altri due artisti – un fotografo tunisino e un fumettista italiano – vanno incontro a giovani intenzionati a emigrare e famiglie di migranti che hanno lasciato l’Europa, accompagnati dai coordinatori del progetto. A partire da questi incontri, gli artisti sviluppano un piccolo reportage per portare alla luce le motivazioni che spingono i giovani a lasciare il proprio Paese e le aspettative rispetto ad un loro futuro in Europa.

La terza fase del progetto Shores consiste nella promozione dei due reportage realizzati a quattro mani da artisti tunisini e italiani su un Tumblr creato appositamente e disseminato sui canali social media di entrambe le associazioni.