Cosa?
Qual è il punto di vista del Sud del mondo sugli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio? Questo progetto è nato a partire da questa semplice ma non banale domanda. L’interpretazione e le analisi sullo Sviluppo e sugli OSM raramente tengono conto del punto di vista degli attori del Sud del mondo. Siamo andati alla ricerca di resoconti, interpretazioni e visioni di artisti, professionisti, accademici provenienti dal continente africano. Questo progetto vede l’Africa come un luogo attivo e produttore di ricerca, cultura e informazione e non solo come fonte di processi migratori.
Come?
Il progetto europeo, diretto dal Comune di Vittoria in Italia, in partenariato con la nostra associazione e con altri due comuni di Malta e Ungheria, ha coinvolto attivamente e direttamente alcuni attori del panorama artistico e accademico africano: l’Università di Dar es Salaam in Tanzania, l’Università del Botswana, l’associazione Afrique in visu del Mali, Planète Jeunes di Ouagadougou in Burkina Faso e l’associazione Marê Caela a Capo Verde.
Il progetto si è articolato in 3 differenti fasi: ricerca e pubblicazione, sensibilizzazione e pianificazione socio-culturale.
La ricerca si è focalizzata sulla raccolta e organizzazione del materiale e delle esperienze legate agli OSM dal punto di vista del Sud del mondo, e in particolare dell’Africa Sub-Sahariana. Tutti gli enti africani coinvolti hanno così analizzato e inviato una serie di documenti e testimonianze sugli 8 Obiettivi, raccogliendo fumetti, ricerche accademiche, paper istituzionali, reportage fotografici, video e rapporti specialistici sui temi del progetto. A partire da tutti questi documenti sono stati realizzati alcuni materiali per l’educazione allo sviluppo come un sito web interattivo, due pubblicazioni sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e un toolkit educativo per le scuole, dove il Sud del mondo presenta il proprio punto di vista sullo sviluppo.
Tutti questi documenti sono stati la base per una capillare attività di sensibilizzazione che ha previsto seminari di formazione per i responsabili delle città, dei distretti e delle province coinvolti, seminari per i docenti delle scuole locali, laboratori nelle scuole secondarie in Sicilia, Sardegna, Ungheria e Malta, iniziative come concerti e manifestazioni culturali e artistiche volte ad incrementare la “coscienza pubblica” sulle tematiche del progetto.
Inoltre, il progetto ha previsto una fase di pianificazione socio-culturale che ha organizzato sessioni di formazione intensiva su educazione allo sviluppo, politiche di fundraising, cooperazione decentralizzata, partecipazione a incontri a Bruxelles sulla cooperazione decentralizzata indirizzata alle autorità locali, organizzazione di un set di microattività per accrescere la consapevolezza locale e l’organizzazione di seminari di scambio tra Nord e Sud del mondo.